venerdì 18 febbraio 2022

“Luigi Guida, la romanza da salotto”

Vico Equense - Domani sera nella Chiesa di Santa Caterina da Siena a Napoli il cartellone dei concerti ideato dalla Fondazione Pietà de’ Turchini dal titolo “Note Svelate” propone “Luigi Guida, la romanza da salotto”, che vede protagoniste il contralto Candida Guida e la pianista Eufemia Manfredi introdotte dal musicologo e consulente artistico della Fondazione Paologiovanni Maione. Per lunghi anni la familiarità del pubblico con la figura di don Luigi Guida è stata limitata ad angusti contesti liturgici a costo di un radicale fraintendimento della produzione di Guida, che risulta ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare, soprattutto alla luce dei recenti studi che hanno portato alla luce materiali inediti custoditi prevalentemente nel fondo dei Gesuiti di Napoli e tra le carte di familiari viventi o eredi di amici del Maestro. “Ho sempre immaginato che un compositore napoletano per formazione e ‘cuore’ non avrebbe potuto trascurare altri generi e repertori in un contesto vivido come quello della scuola napoletana di inizio Novecento, e difatti il ritrovamento nel fondo dei Gesuiti di un corpus così fecondo di composizioni destinate alla camera o all’espressione teatrale ha confermato il carattere poliedrico e versatile dell’attività del Maestro, sacerdote e docente presso l’Istituto Pontano, ma anche musicista completo, diplomato in pianoforte e organo, abilitato all’insegnamento del canto corale, a contatto con menti finissime della cultura locale e nazionale e apprezzato in gioventù da Francesco Cilea” dichiara la contralto Candida Guida, che del compositore è diretta discendente.


Tra i brani inediti spicca Vieni, tratto dall’operetta Il Flaviano, una canzone napoletana nello spirito e dal trascinante impulso ritmico, che attesta la sorprendente frequentazione di un genere inusuale per un sacerdote dedito all’insegnamento e all’educazione cristiana attraverso la musica. Tra le scene liriche inedite si propongono estratti da Rolando e Isora e Primavera di un’anima. Il gesto palesemente teatrale delle scene liriche orienta molte scelte compositive, come nell’appassionata canzone Vieni con me, approdando a un livello di tragica intensità in Mamma. Canzonetta marina è un affascinante stornello che richiama la fresca vocalità delle barcarole napoletane, senza rinunciare nell’accompagnamento pianistico alle finezze della chanson francese. Accanto ai brani inediti, si è pensato di restituire alla fruizione degli ascoltatori alcune pagine mai eseguite in tempi moderni e tratte dal recente volume Mystica – Parte III, come Serenata alla Vergine, su testo di Padre D’Aria e Salve Regina, oltre ad alcuni celebri brani pubblicati in vita dal Maestro, tra cui spicca Aurora, finalmente liberata dalle mortificanti abitudini esecutive spesso ricorrenti nella prassi liturgica.

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