martedì 4 ottobre 2022

Vico Equense. Renato Guidone “La tanto conclamata inclusione dove sta?”

Vico Equense - Negli ultimi decenni ad oggi molte cose sono cambiate nell’ambito della disabilità e delle sfide dell’inclusione, anche grazie a leggi e servizi che sono frutto dell’impegno di molti. Ma ciò nonostante, i problemi aperti sono ancora molti e serve un rinnovato impegno per rendere la nostra società più capace di integrazione delle persone con disabilità, ma anche di tante altre persone in condizione di fragilità. Gli interrogativi sono tanti, ma non mancano spunti di riflessione da cui partire. Renato Guidone in un post parla di questo argomento, e afferma che “ormai certe logiche del passato non dovrebbero più appartenerci, ma purtroppo devo costatare che siamo ancora molto indietro.” A Vico Equense si sta svolgendo la manifestazione Pizza a Vico, e ieri mattina è stata offerta la pizza a un gruppo di persone con disabilità che, insieme a circa 600 studenti delle scuole del territorio, hanno potuto assaggiare le specialità dei maestri dell’arte bianca vicani. “È stata offerta la pizza fuori dal contesto della manifestazione, è stata fatta una cosa a parte, - scrive Renato Guidone - allora mi chiedo la così tanto conclamata inclusione dove sta? Qualcuno mi dirà che nel bel mezzo della festa è difficile organizzarsi con le persone speciali… Io invece dico che è solo leggermente impegnativo, ci vuole solo un po’ di sinergia tra le associazioni e le forze dell’ordine che stanno gestendo la sicurezza e la viabilità dell’evento, basta poco…” Renato Guidone ci tiene a precisare che la sua non è una polemica, ma semplicemente una constatazione, fatta anche per le edizioni passate dell’evento dedicato alla pizza, ma come lui stesso dice non è stato mai ascoltato. “Resto fiducioso per il prossimo anno” conclude Renato Guidone. “Dobbiamo raccogliere con interesse il tuo punto di vista, che condivido, si può solo migliorare grazie alle critiche costruttive come le tue” gli risponde il consigliere comunale di minoranza Antonio Breglia.

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