Dopo la crisi politica e le dimissioni ritirate il sindaco ha ricompattato la sua maggioranza. Ma gli assessori restano ancora in stand by. E sullo sfondo si gioca la partita per il successore di Mauro De Riso da Metropolis
Meta - In maggioranza è tornato il sereno dopo le dimissioni presentate il 27 settembre, e poi revocate una settimana dopo, dal sindaco Giuseppe Tito. Ma intanto gli assessori sono ancora senza deleghe. E per ora sono "costretti" a girare a vuoto, in attesa che il primo cittadino e le forze politiche di maggioranza trovino la "quadra" e decidano in che modo le mansioni saranno ridistribuite tra gli assessori. Un aspetto che non sembra preoccupare nessuna delle parti in causa, dal momento che nel frattempo l'attività amministrativa va avanti e il sindaco, rimasto in sella, punta a completare il suo mandato con l'avvio dei lavori per le opere pubbliche finanziate con oltre 5 milioni di euro di fondi ministeriali, regionali e metropolitani. Nel frattempo, però, gli assessori percepiscono gli emolumenti previsti dalle normative vigenti, in attesa di comprendere quale sarà il loro destino. Ad accendere la miccia, due mesi fa, era stata la posizione equivoca di Tito in merito ai candidati da sostenere durante la campagna elettorale per le Politiche.
La candidatura di Biancamaria Balzano assessore del Comune di Meta - tra le fila del Terzo Polo - aveva mescolato le carte inducendo il sindaco a sedersi su due diversi "tavoli": da un lato infatti era emersa la volontà comune di sostenere l'unica candidata della penisola sorrentina alle elezioni, dall'altra c'era la lunga militanza da rispettare. «Ho votato per il Pd, che resta il mio partito», ha affermato il sindaco nei giorni scorsi sulle colonne di Metropolis fugando ogni dubbio in merito ad un presunto ulteriore strappo con il Pd, rappresentato in particolare dagli assessori Angela Aiello e Roberto Porzio, i più votati alle amministrative. Comune di Meta, d'altra parte, è rimasto l'unica roccaforte dei democratici in penisola sorrentina e gode anche di una rappresentanza diretta in Città Metropolitana, dove Tito è consigliere delegato al Mare e al Faito, oltre ad aver fatto parte del "comitato promotore" per la tappa del Giro d'Italia che attraverserà la fascia costiera e l'area vesuviana. Nella sua giunta, inoltre, c'è anche il vicesindaco Pasquale Cacace, suo crede designato per dare continuità al "Patto per Meta", il movimento civico con cui Tito si è candidato a sindaco portando avanti i suoi due mandati, che si concluderanno con le elezioni 2024. La crisi politica, paventata un mese fa, è stata ormai lasciata alle spalle. Ma intanto il decreto per la riassegnazione delle deleghe resta ancora chiuso nel cassetto.
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