Vico Equense - È surreale che il centro destra locale, attraverso le parole del sindaco, dichiari che la riapertura del pronto soccorso è stato un loro cavallo di battaglia, fin dall’insediamento. Se è così, non se n'è accorto nessuno. Il centro destra a metà giugno del 2022 liquidò la questione come senza speranza. Una sorta di resa per la maggioranza, che velatamente sul settimanale Agorà criticò l’atteggiamento avuto dall’amministrazione precedente, quella di Andrea Buonocore, “troppo remissiva”, quando con un blitz l’Asl lo ha chiuso. In quell’intervista di pochi mesi fa era chiaro che si rinunciava a qualsiasi forma di lotta, perché era quasi impossibile riaprirlo rispettando gli standard imposti dall’azienda sanitaria. Neanche nei mesi precedenti si evincono iniziative di rilievo, o qualche discussione pubblica sul futuro della sanità in Città. Tant’è che la questione è stata portata nella massima istituzione cittadina il 6 settembre su richiesta del centro sinistra. In quell’occasione passò la linea della minoranza e si approvarono tre importanti delibere: Vico area disagiata, potenziamento della rete delle urgenze e del 118. Un’altra importante iniziativa è stata quella del consigliere di minoranza Antonio Breglia, che a giugno scorso lanciò una petizione popolare che raccolse 1800 firme. Inviata, poi, al Comune e ad altri enti (Ministero della Sanità, Presidente della regione Campania, consiglio regionale, direttore generale dell'Asl Na3 e al Sindaco di Vico Equense).
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