Caro Direttore, Ti prego di pubblicare, per i lettori della Penisola Sorrentina, questa “allarmante” intervista al professor Maurizio Fiasco, massimo esperto e studioso di livello internazionale sui disastri morali, economici, sociali e familiari, provocati dal gioco d’azzardo, sia quello illegale che quello “apparentemente” legale, tuttavia senza regole, ora incontenibile sul web, che sta dilagando come una marea nera nel tessuto vitale della nostra comunità nazionale e dell’economia sana, sotto il dominio incontrollato di tutte le mafie e di tutte le organizzazioni criminali, mascherate da colletti bianchi. Fiasco è stato anche ispiratore delle mie iniziative legislative e dei miei tentativi di regolamentazione della pubblicità, nonché per la tutela dei minori e per il recupero dei malati di gioco patologico, ahimè ostacolati dalle lobby corrotte del gioco, che allignavano nei partiti e che sedevano in parlamento e nelle commissioni competenti. E persino ai vertici delle istituzioni democratiche. Mi applaudivano in aula, quando denunziavo la piaga del gioco d’azzardo e boicottavano, nell’ombra, l’iter delle mie proposte di legge.
Fiasco ha continuato la mia battaglia con le associazioni, ma i risultati raggiunti (ahimè, pochi) stanno per essere spazzati via, come sottolinea in questa lucidissima intervista di Gigliola Alfaro per l’Agenzia Sir: la chiusura dell’Osservatorio presso il Ministero della Salute, la soppressione del Fondo per il contrasto, l’assenza di una regolamentazione dell’azzardo online e la bozza di riforma dell’azzardo fisico. Invito tutti a leggere e a riflettere su queste analisi documentate di Fiasco e sulla sua devastante e sconsolante conclusione “il gioco d’azzardo colpisce ormai indiscriminatamente tutte le fasce sociali, con effetti particolarmente dolorosi per quelle più povere, ma è un fenomeno universale ormai”. Fenomeno universale! Quanto dolore, quanta amarezza per tante battaglie coraggiose, ormai perdute! Quanti dolori, quante amarezze in tante famiglie italiane ormai travolte da questo mostro famelico!“.
Nessun commento:
Posta un commento