Vico Equense - Il 23 settembre ricorre il quarantennale del barbaro omicidio di Giancarlo Siani, giovane giornalista de Il Mattino. A Vico Equense Giancarlo ha vissuto gli anni più belli della sua vita, quelli con la fidanzata di allora, Daniela. Un ragazzo che tutti ricordiamo col suo sorriso migliore, l’aria sbarazzina su quella Mehari diventata simbolo di una morte crudele e ingiusta. La passione per il suo lavoro lo indusse a raccontare, senza mediazioni, ciò che accadeva a Torre Annunziata, andando oltre le mere notizie e cercando di analizzare le interdipendenze tra camorra e potere fino a giungere alla consapevolezza della “camorra come fenomenologia di potere”. La sua morte è stata il peggior delitto di camorra di sempre, così testualmente definito in un’aula di giustizia. Perché quel delitto è stata la sfida alla democrazia, alla libertà di espressione e di informazione. Per questo motivo, in occasione della ricorrenza, martedì prossimo, alle ore 9.30, presso la Sala delle Colonne dell’Istituto Santissima Trinità e Paradiso, è in programma un ricordo pubblico di Giancarlo con cittadini e studenti. Dopo i saluti istituzionali del primo cittadino Giuseppe Aiello, interverranno don Ciro Cozzolino, per anni rappresentante di “Libera Torre Annunziata”; e Dario Sautto, giornalista del Corriere del Mezzogiorno. A moderare il confronto sarà l’architetto Antonio Irlando. La giornata si concluderà in Piazzale Siani, dove verranno deposti dei fiori sul monumento dedicato al giornalista. “Vico Equense non dimentica. La memoria di Siani continua a vivere nella nostra comunità e nel nostro impegno quotidiano contro ogni forma di camorra e sopraffazione” il commento del Sindaco Giuseppe Aiello.

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