di Alessio Gemma - La Repubblica Napoli
Napoli - "La politica fuori dalle Asl e dai reparti". È il primo slogan che Roberto Fico urla in campagna elettorale. Si, lo dice alzando la voce davanti alla platea di Città della scienza dove si chiude ieri la due giorni dei 5 Stlle sull'intelligenza artificiale, insieme al leader Giuseppe Conte. «Meloni e i suoi uomini stanno mandando avanti la sanità privata, noi qui faremo l'opposto», continua il candidato del centrosinistra alle Regionali: «Si parla di merito, di curriculum, di avanzamento non per amicizie ma per bravura. Ed è un modo per fare restare qui tanti ragazzi che vanno via. Perché conviene restare se c'è un concorso dove vince il più bravo non "chi conosce"». Ma la selezione che tiene i partiti sulle spine in questo momento è quella dei candidati, visto che Fico insiste sulle liste pulite. E ieri si aggiunge un nuovo capitolo, alla luce della prossima udienza davanti alla Corte dei conti di consiglieri regionali accusati di aver elargito indennità ai loro portaborse: «Ho letto - replica Fico - non ho visto le carte, ma se ci sono delle colpe avranno un peso. Vedremo anche casi come questi, li studieremo sicuramente». Significa alzare l'asticella sui requisiti di moralità perché non basteranno solo casellari giudiziali e carichi pendenti puliti. L'ex presidente della Camera lo certifica così: «Non è un lavoro di una persona che crede che ci sono colpevoli solo con il rinvio a giudizio con l'avviso di garanzia. Noi abbiamo anche una responsabilità collettiva come classe politica di fare un percorso anche migliore di prudenza verso l'elettorato». E Conte gli fa da eco parlando di «codice deontologico, principi di legalità ed etica pubblica che per noi sono dei valori non negoziabili».
L'ex premier accende lo scontro sul palco: «Di qua il candidato che è il nostro orgoglio, di là non c'è un candidato, stanno ancora litigando e neppure lo Spirito Santo può aiutare il centrodestra». La Campania è sfida decisiva: «Per l'avviso di sfratto al governo Meloni», azzarda Fico. Poi giù sui temi della sua campagna elettorale. Con una premessa che è un messaggio in bottiglia a Vincenzo De Luca: «Le cose che sono andate bene saranno rinforzate e valorizzate, ma su questo non c'è dubbio, mica perché l'ha fatto un altro tu dici ideologicamente che la cosa non va bene». Davanti al mare di Bagnoli non può fare a meno di dire che «in questa area fondamentale sarà la spiaggia pubblica per fare un bagno in sicurezza e pulito». E insiste: «È un diritto di tutti farsi un bagno gratuitamente senza spendere per una famiglia 200 euro al giorno». Lancia due parole chiave: «umiltà e ambizione». Per il fondatore del meet up napoletano «umiltà è l'ascolto di quello che accade sui territori, recepire le istanze di partiti e comitati, non solo del tuo entourage, delle persone attorno a te, ma aprirsi». E «ambizione è fare cose importanti senza che ci rimettano le persone più deboli, tutti devono essere tutelati nel cambiamento». In primis: «lavorare sulla disuguaglianze, troppe famiglie in regione sono sotto la soglia di povertà». Poi una Regione «che mette al centro i Comuni senza amici e nemici». Per connettere le aree interne ci vogliono «strade, trasporto pubblico». A proposito: l'aspirante presidente ha viaggiato in Vesuviana? «Di recente non mi è capitato, ma il diritto alla mobilità va rafforzato e migliorato, non c'è dubbio». Conte chiude la due giorni sull'IA annunciando «il computer quantistico più grande al mondo nell'Università di Fisciano». Musica per le orecchie di De Luca.

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