sabato 20 settembre 2025

Vico Equense. Mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina, intervista al consigliere Giuseppe Alvino

Vico Equense - “Sono trascorsi 45 giorni dalla richiesta fatta dalla minoranza per la convocazione di un consiglio comunale con all’ordine del giorno il riconoscimento dello stato di Palestina. La mia non è un’osservazione polemica, ma un modo per sottolineare la poca attenzione a quanto sta accadendo. Si poteva e si doveva fare qualcosa molto prima.” Sono parole del consigliere comunale Giuseppe Alvino, che insieme alla minoranza ha firmato la mozione dove si richiede al Governo Italiano il riconoscimento dello Stato di Palestina e il cessate il fuoco, come già fatto da altri enti, per condannare ogni forma di guerra e di violenza e per promuovere la cultura della pace e dei diritti umani. Consigliere Alvino, è vero che avete delegato ad intervenire sull’argomento Salvatore Buonocore dell’Associazione Oltre il Guscio? “Il dottor Buonocore, che ringrazio per la straordinaria testimonianza offerta al consiglio comunale, ha chiesto di raccontare la sua esperienza di cattolico, quando in Consiglio si sarebbe discusso di Gaza. Come minoranza ci siamo mossi nell’ambito regolamentare, manifestando l’intenzione di Salvatore Buonocore al presidente del consiglio comunale, e se era possibile dare voce a una testimonianza esterna al consiglio, ma non lo abbiamo delegato a rappresentare la mozione presentata dalla minoranza. Io stesso a nome del gruppo sono intervenuto su questo argomento così sentito da tutti noi.” La mozione è stata approvata all’unanimità, votata anche dalla maggioranza. “Sì, l’appello è stato raccolto all'unanimità: i consiglieri presenti hanno infatti votato per il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza tentennamenti né obiezioni. Nel nostro piccolo è un modo per spronare il Governo Nazionale a fare lo stesso. Siamo vicini al popolo palestinese vittima di un genocidio e condanniamo senza nessun tentennamento l'atteggiamento del governo israeliano.”

 

Lei, nel suo intervento in Consiglio comunale ha parlato delle atrocità, e della drammaticità delle condizioni del popolo palestinese, sottolineando più volte la gravità delle azioni militari ordinate dal governo israeliano. “Sono rimasto molto colpito dall’invito di don Rito Maresca, parroco di Mortora, promotore di parecchie iniziative su Gaza. In questo invito don Rito esorta tutti a metterci la faccia, come hanno fatto gli operatori della missione Global Sumund Flotilla, come i camalli, che nel porto di Genova che hanno respinto un carico di armi destinato ad Israele. È chiaro che questa mozione è un atto simbolico che vuole esprimere vicinanza e attenzione a quanto accade ma è anche un’esortazione al Governo e al Parlamento a fare di più. Ma è stato soprattutto un modo, come consiglieri comunali tutti, a metterci la faccia e con l'auspicio e la speranza che siano in tanti a seguire l'invito di Don Rito."

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