Il candidato del centrosinistra rilancia il tema delle liste pulite: "È scontato, tutela i partiti e gli elettori". Nuovo attacco di De Luca: "Voglio prima vedere il programma". Centrodestra in stallo
di Alessio Gemma - La Repubblica Napoli
Napoli - Muro di gomma. Sul tema della liste pulite Roberto Fico, candidato alle Regionali per il centrosinistra, non fa sconti: «Ho già chiesto a tutta la mia coalizione di produrre carichi pendenti e casellario giudiziale. Sono tutti d'accordo». Se per legge a qualsiasi candidato serve il casellario che riporta le condanne, l'esponente 5 Stelle allarga lo screening anche ai processi in corso. Quasi si sorprende Fico: «È scontato. Avere liste pulite corrisponde a una qualità etica, tutela i partiti, le liste civiche e le persone che vanno al voto». E puntualizza ieri in tour a Morcone in provincia di Benevento: «Non è giustizialismo o questione forcaiola, non ci vogliamo sostituire alla magistratura: è solo un atto di responsabilità nei confronti degli elettori». Elementare? Non proprio a rileggere le polemiche sollevate dal presidente uscente Vincenzo De Luca: «Nessuno strumentalizzi vicende giudiziarie. No a demagogia», disse un paio di settimane fa. E si dice che De Luca continui a lanciare strali contro Fico per ottenere garanzie sui suoi candidati inquisiti. Per evitare che siano tagliati fuori dalle liste.
Quattro almeno i deluchiani di stretta osservanza, indagati o a processo. Un altro di recente, Giovanni Zannini, ha comunicato l'addio per transitare in Forza Italia. Nell'incertezza, ha annusato l'aria che tira? A Fico fanno notare che quello di De Luca è uno stillicidio di attacchi. «Non c'è nessuno stillicidio», si infastidisce l'ex presidente della Camera: «A me interessano solo i temi, restare sui progetti, sui programmi. La mia è una campagna di ascolto per capire quali sono le tante criticità ancora in Campania». Intanto ieri il presidente De Luca ha rimesso in discussione il candidato 5 Stelle: «Finché non vedo il programma che vogliono realizzare, per me, i candidati non esistono. Chiaro? Cominciamo a fare le persone serie. Non è che decidiamo a Roma, si riuniscono in una stanza, un candidato a me, un candidato a te. E che stiamo in Africa, in Abissinia? Prima voglio sapere che diavolo volete fare della Regione Campania. Nessuno ci venga a proporre le palle del reddito di cittadinanza o la chiusura dei termovalorizzatori perché se no li mandiamo a quel paese, per quello che mi riguarda». Chiaro messaggio a Fico. Che non fa una piega da Benevento: «Siamo già in fase di costruzione del programma, ci siamo confrontati come coalizione. Partiranno cinque tavoli di lavoro, i partiti stanno già lavorando». C'è pure il pressing delle liste, per ospitare i consiglieri uscenti: «Non ne voglio tante - ribadisce Fico - ci manterremo in numero adeguatamente basso rispetto alla scorsa volta». Poi il candidato del centrosinistra approfitta dei due appuntamenti a Morcone - le inaugurazioni della fiera e del gruppo territoriale M5s - per riparlare di aree interne: «La nostra visione della Campania è che ogni metro conta. Lavoreremo con gli amministratori locali, su viabilità, scuole, presidi ospedalieri. Con investimenti mirati e seri, per non farle abbandonare dalle persone». Si augura Fico «di lasciare una classe dirigente più giovane». A proposito di sindaci, Clemente Mastella di Benevento avanza due richieste: «Elettrificazione della linea ferroviaria verso Avellino e fondi per la facoltà di Medicina a Benevento». È una campagna elettorale per Fico ancora senza avversario. Chi sarà il candidato del centrodestra? Sembra che dipenderà dalle elezioni nelle Marche di domenica e lunedì. Sul campo resta un'opzione politica: Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri di Fratelli d'Italia. In queste ore si è riparlato di Fulvio Martusciello di Fi. Ma sono elevate le quotazioni di un civico. Dopo averne bruciati troppi, resta il prefetto Michele Di Bari, nell'orbita dei berlusconiani. Se rientrasse nel conto di Fdi, il presidente degli Industriali Costanzo Jannotti Pecci. A dirla con De Luca «a destra devono rivolgersi a Padre Pio».

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