di Antonino Siniscalchi
Sorrento - Il Pronto Soccorso di Sorrento è di nuovo al centro di una denuncia durissima: “Grave carenza di personale infermieristico e OSS, il servizio è al collasso”. A lanciare l’allarme è la FIALS – Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità – che con una nota inviata il 23 settembre 2025 alla Direzione Strategica dell’ASL Napoli 3 Sud, al Direttore Sanitario della Penisola Sorrentina, al Direttore dell’U.O.C. di Medicina d’Urgenza/Pronto Soccorso di Sorrento e a tutti i lavoratori, mette nero su bianco le criticità ormai diventate insostenibili. Il documento prende spunto da una disposizione di servizio emanata dal Direttore dell’U.O.C. di Medicina d’Urgenza e PS, dottor Mario Cataneo, che prevede l’impiego del personale OSS in turno di mattina non solo nel Pronto Soccorso, ma anche per l’accompagnamento dei pazienti in Radiologia dalle 8.30 alle 9.30. “Un’assurdità”, si legge nella nota firmata dal coordinatore aziendale Francesco Iovino e dai responsabili di presidio Catello Savarese e Antonio Valaccà. Il problema, spiegano i sindacalisti, è che il personale attualmente in servizio è già stato drasticamente ridimensionato: nel turno mattutino è prevista la presenza di un solo OSS. “Inaccettabile – attaccano – che quell’unica risorsa venga sottratta all’assistenza dei pazienti del PS per un’ora intera”. La FIALS ricorda che le difficoltà del Pronto Soccorso di Sorrento non sono una novità. Già più volte, nelle scorse settimane, erano state segnalate alla Direzione Medica di Presidio le carenze di organico rispetto agli altri pronto soccorso dell’ASL Napoli 3 Sud.
“Non è possibile – denunciano – che un presidio fondamentale per un’area turistica come la Penisola Sorrentina resti così sguarnito di operatori, mentre il flusso di accessi resta costante e, nei mesi estivi, addirittura in aumento”. La richiesta del sindacato è chiara: sospendere “ad horas” la disposizione, cioè con effetto immediato, e convocare un incontro urgente con la Direzione Strategica per trovare soluzioni concrete. “Non è più rinviabile – avvertono – un piano di potenziamento del personale, perché questa situazione mette a rischio la sicurezza dei pazienti e la serenità degli operatori”. Il malcontento è ormai alle stelle: la nota si chiude con la dichiarazione formale dello stato di agitazione di tutto il personale del Pronto Soccorso. Un segnale forte, che potrebbe preludere a ulteriori azioni di protesta se non arriveranno risposte rapide. La vicenda riporta drammaticamente al centro del dibattito la questione dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, ancora bloccato da vincoli burocratici e ricorsi. In assenza di una struttura moderna e più adeguata alle esigenze del territorio, il vecchio presidio di Sorrento continua a sobbarcarsi il peso di un bacino d’utenza che comprende non solo i residenti ma anche milioni di turisti. La situazione rischia di diventare esplosiva con l’arrivo della stagione autunnale, quando ai casi ordinari si sommano le patologie influenzali e respiratorie. Senza un rafforzamento immediato di infermieri e OSS, e senza una gestione più razionale dei turni, il rischio concreto è quello di un vero e proprio collasso del sistema di emergenza-urgenza in Penisola Sorrentina.

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