venerdì 16 novembre 2007

Con il Pd rinasce la politica?

Vico Equense - Sinceramente non credo che si possa dare credito ad un Pd suddiviso in tanti sottopartiti che guerreggiano con la logica della guerra fra bande. Qualcuno sostiene che con il Pd rinasce la politica. Com’è possibile se al suo interno albergano i responsabili di questo sfacelo? Il partito democratico sarà un flop perché, ancora oggi, non si cerca di capire le ragioni di tutti. Semplificare il sistema e fare un partito grande, scordandosi il passato, a cosa serve? Di programmi e proposte concrete ad oggi non si è sentito niente. Abbiamo assistito solo a corse individuali e correntizie alle poltrone locali e ad incarichi di sottobosco partitico. Salvo poi ripetere che i giovani hanno perso l’entusiasmo. Perché non si chiede, per esempio, ai consiglieri comunali di dimettersi, innovando la classe dirigente di questo paese? Sono mesi che non si parla più di politica, è una situazione per molti versi paradossale, prima di essere triste. Se coloro che s’interessano di politica locale, ascoltassero di più le voci della gente comune registrerebbero, ne sono certo, un grande sconcerto. Manca un punto di riferimento politico, non esiste un’opposizione consiliare che ha la volontà di proporsi come scelta di governo credibile ed affidabile, una sorta d’incapacità relazionale, impedisce qualunque sintesi operativa e si rimane impantanati in sterili discussioni che fanno incancrenire le questioni senza risolverle. Evidentemente a Vico non esiste nessuna possibilità di riscatto, ma di quale rinascita si parla?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo intervento mi pare ottimo però non sono daccordo su un punto.
Dite che "...Perché non si chiede, per esempio, ai consiglieri comunali di dimettersi, innovando la classe dirigente di questo paese? ", non mi sembra la strada più giusta da seguire o quanto meno, secondome, il punto di attacco è errato.

Piuttosto che chiedere ad esempio a Pasquale Cardone di dimettersi da consigliere per far subentrare un giovane bisognerebbe prima avere a disposizione il giovane stesso.

Se non provvediamo a creare prima la "nuova classe dirigente" come possiamo chiedere di partecipare?
I giovani li avete fatti sempre scappare con i vostri comportamenti di chiusura e di scarsa valorizzazione (e quando dico vostri intendo da Cardone a Spadaro si intende).
Cito il caso del buon Discepolo che nel nostro partito non ha lasciato nessuna esperienza utile ai giovani architetti, che pure erano presenti tra le vostre fila.
Probabilmente avra lasciato qualche altra cosa.

Mi permetto di aggiungere che puntare sui giovani non vuol dire utilizzarli come carne da macello e bacino elettorale senza poi investirli di alcuna responsabilità.
Significa invece, a mio parere, fare con loro esperienza politica e formarli per poi lasciar loro il posto in un ricambio naturale.
Da Cardone a Spadaro invece c'è sempre stato un grande attaccamento alle poltrone anche se si diceva il contrario.

A tutt'oggi comunque, guardando sopratutto ai defunti DS non vedo valide alternative ai decani presenti.
L'unico che può dire la sua è Massimo Trignano che a suo tempo si è fatto largo tra i veterani a gomitate per poi perdersi in un gruppo che lo utilizza come vittima sacrificale quando necessario per poi prenderlo a pesci fetenti alle spalle.
Per il resto è poca roba.

Saluti

Anonimo ha detto...

non mi risulta che sandro spadaro sia attaccato alle "poltrone".
ah forse intendevi a quelle di casa sua. mi ci sono seduto anch'io e devo dire che sono veramente belle e comode


Alessandro Savarese

Anonimo ha detto...

Caro Alessandro Savarese, si può occupare una "poltrona" facendo sembrare il contrario in molti modi.

La tua sincera innocenza mi porta indietro di anni.

Sinceramente grazie.