domenica 25 novembre 2007

De Mita risponde alla Martano

Ciriaco De Mita non ci sta. Escluso dal comitato ristretto di venti «saggi» che si è costituito all’interno della commissione nazionale statuto di cui fa parte, raddoppia la dose di polemica di fronte alla notizia dell’inclusione, all’interno dello stesso comitato, dell’assessore provinciale di Napoli Giovanna Martano: «Ho letto sui giornali - dice - della nomina di una donna napoletana che ha brillato per il suo silenzio». Una risposta piccata all’ironia della Martano, che aveva commentato l’accaduto in un altro modo: «Il mondo cambia, anche se qualcuno non se ne accorge». Fatto sta, dice De Mita, che «io alla mia età non ho bisogno di galloni». Insomma il problema non è personale: «Ho ritenuto e ritengo la commissione il luogo più importante per la formazione del nuovo partito perché è della configurazione che gli si dà che si capisce se ci si muove per il recupero della democrazia rappresentativa o si finirà per accettare la deriva nuovista e plebiscitarista». Secondo De Mita «il problema è politico: occorre recuperare il dialogo con gli elettori per meritare la rappresentanza. Parteciperò alla discussione perché per me è dirimente la definizione del partito. Sono convinto della necessità di costruire un partito popolare, federato».

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