domenica 11 novembre 2007
«Non ho tradito nessuno giusta la poltrona rosa»
Non ci sta a passare per una traditrice, per una che passa da uno schieramento all’altro per una poltrona. Graziella Pagano, ex senatrice dei Ds, eletta nell’area Piccolo, ma candidata dalla maggioranza alla presidenza del Pd, spiega perchè ha accettato. E non risparmia accuse a Salvatore Piccolo. Perchè ha detto sì alla proposta della maggioranza? «Candidarsi liberamente non è uno scandalo. Non l’ha detto anche Piccolo?». Ma lei è sempre espressione della minoranza? «E che dubbio c’è. Io sono e resto espressione della minoranza». Esponenti dell’area Piccolo, tra cui il consigliere regionale Peppe Russo, sostengono che lei ha brigato per ottenere la candidatura. È vero? «Non c’è nulla di più falso. Io non ho mai messo in atto giochi, non ho mai avuto padrini politici, nè De Mita nè Bassolino, mi sono candidata solo in nome delle donne. Io non ho bisogno di camere e sottocamere per decidere». Però non tutte le donne la sostengono? «Ho chiesto a tutta la minoranza, uomini e donne, di votarmi perchè sono espressione della minoranza. Ma se si è arrivati a questa situazione la colpa non è la mia». E di chi è? «Io so che Iannuzzi aveva chiesto alla minoranza di indicare una donna. Ma non è successo. Mica io ho chiesto di candidarmi? Anzi, ero disposta a farmi da parte purchè ci fosse una donna che rappresentasse tutti». A Piccolo cosa dice? «Perchè invece di discutere sul nome di una donna, come era stato concordato con Iannuzzi, ha scelto una linea politica diversa? È lui che ha cambiato idea, non io. Di fronte alla sua scelta politica, io, in coerenza con le tante battaglie che ho combattuto negli anni a favore delle donne, ho accettato la candidatura. Ho la stessa dignità a candidarmi degli altri».
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