venerdì 4 settembre 2009

Scuola, la minoranza chiede un consiglio comunale urgente

Vico Equense - I Consiglieri comunali di minoranza hanno chiesto al Presidente del Consiglio Comunale, all’Assessore alla Pubblica Istruzione la convocazione di un consiglio comunale urgente. I sottoscritti Consiglieri Comunali – si legge nella richiesta a firma Cardone, Cannavale, Buonocore e De Martino -. “Rilevato che in data 28.08.2008 è stata depositata presso la competente Segreteria la sentenza del Tar Campania sede di Napoli IV Sezione (Pres Luigi Domenico Nappi) N° 4844/2009 (Rg. 1521/2009) che nella seduta del 24 06 2009 ha deciso sulla richiesta di annullamento del progetto di dimensionamento scolastico territoriale posto in essere dal Comune di Vico Equense (Na) con la deliberazione del Consiglio comunale di Vico Equense n 57 del 28.11.2008 e dalla propedeutica deliberazione della Giunta comunale di Vico equense n. 223 del 31.10.2008 oltre che delle conseguenti determinazioni delle Autorità scolastiche tutte tese alla chiusura di numerosi plessi scolastici presenti sul territorio del Comune di Vico Equense ed in particolare quelli ubicati nelle frazioni di Montechiaro e di Vico Equense (Na). Rilevato che in particolare il Tribunale amministrativo di Nlapoli ha cosi statuito: "Conclusivamente, il ricorso principale ed il primo ricorso per motivi aggiunti sono fondati e vanno accolti per quanto di ragione e nei limiti specificati in motivazione. con conseguenziale annullamento dei provvedimenti emessi dal Comune nella parte in cui tali atti provvedono a chiudere il plesso scolastico di Montechiaro e quello di Ticciano. Nonchè a costituire nel territorio comunale due plessi scolastici in luogo dei quattro precedentemente esistenti ... " Rilevato che il Tar Campania, ha dichiarato la carenza di potere in capo al Comune di Vico Equense in ordine alla disposta programmazione della rete scolastica sul proprio territorio: Tale materia risultava infatti già affidata alle Regioni dall’art. 138 del d.lgs. 112\2008, I comma, lettera b, in dichiarata attuazione dell'articolo 118, comma secondo, della Costituzione. Come ha avuto modo di rilevare la Corte costituzionale con la sentenza n. 13 del 2004, nonchè, da ultimo, con la citata sentenza 2 luglio 2009 n. 200 (con cui, ripetesi, è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 64, comma 4, lettera f-bis) e f-ter) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112), «nel complesso intrecciarsi in una stessa materia di norme generali, principi fondamentali, leggi regionali e determinazioni autonome delle istituzioni scolastiche, si può assumere per certo che il prescritto ambito di legislazione regionale sta proprio nella programmazione delle rete scolastica. E' infatti implausibile che il legislatore costituzionale abbia voluto spogliare le Regioni di una funzione che era già ad esse conferita nella forma della competenza delegata dall'art. 138 del decreto legislativo n. 112 del 1998». Rilevato che deve darsi attuazione alla detta sentenza con il conseguente annullamento degli atti con i quali il Comune di Vico Equense ha riorganizzato la rete scolastica sul proprio territorio. Tanto rilevato chiedono urgentissima convocazione del consiglio comunale per consentire al sindaco e all'assessore alla pubblica istruzione di riferire sulle intenzioni dell'amministrazione: Nel contempo chiedono che il Consiglio Comunale si esprima nel senso di dare indirizzo politico alla amministrazione affinché provveda a dare ottemperanza alla sentenza di cui innanzi revocando ogni provvedimento contrario prima dell'apertura dell'anno scolastico.”

5 commenti:

Anonimo ha detto...

inpratica a parte i plessi di ticciano e montechiaro contenitori embrionali di disagio e disadattamento sociale per i pochissimi bambini persi tra mura e insegnanti il resto della delibera che prevede accorpamenti e ottimizzazione degli altri plessi è pienamente leggittima e perfettamente attuabile. e allora di cosa stiamo parlando?

Anonimo ha detto...

no. non è così. il piano viene meno per intero.altrimenti si dovrebbe dire addirittura che l'annullamento vale solo per i ricorrenti e non per gli altri genitori, sempre di Ticciano e Montechiaro, che agari non hanno fatto ricorso.
Che il piano viene meno per intero consegue alla circostanza che, al di là della bocciatura da parte di provincia e regione, il TAR richiama la sentenza della Corte Costituzionale che spiega effetti erga omnes.

Anonimo ha detto...

Insomma: il primo commentatore 'a fatt nata figura 'e merda....!

Anonimo ha detto...

per il primo commentatore:la scuola non è mai contenitore di disagio e disadattamento,oggi di fronte a classi numerose di 27-28 bambini si dovrebbero preferire classi con minori alunni .I docenti ,se tali ,non si dovrebbero sentire persi ma dovrebbero attivare dei percorsi didattici individualizzati combattendo i dislivelli culturali dando di più a chi ha di meno .se ci sono problemi bisogna sostituire i docenti demotivati, non sopprimere i plessi .il successo dei bambini dipende dalla preparazione dei docenti no dalle pareti dell'edificio.la scuola di Barbiana insegna.

Anonimo ha detto...

Vico Equense è sulla strada del declino: del paesaggio, sociale e ora anche della scuola di base.
Questo sindaco ne rappresenta bene le condizioni.