martedì 4 ottobre 2011
Via San Salvatore: la Procura presenta ricorso
Vico Equense – Era l’inizio di giugno quando arrivò la sentenza di proscioglimento per la precedente Giunta del Sindaco Gennaro Cinque. Sembrava tutto risolto. La Procura, però, ha presentato ricorso e gli ex esponenti della maggioranza saranno costretti a tornare in aula. I fatti. Con la Delibera di G.C. n° 92 del 19 maggio 2009 si approvava la perizia di variante e suppletiva dei lavori di sistemazione e messa in sicurezza di Via San Salvatore. Per una maggiore valorizzazione della stradina e per un minore impatto paesaggistico e ambientale, i cubetti di pietra vesuviana sono stati sostituiti alla pavimentazione in asfalto e conglomerato cementizio, per dare una continuità a quelli già esistenti in Piazza San Salvatore. Finiti sotto accusa, con l´ipotesi di reato per abuso d´ufficio, il primo cittadino di Vico Equense Gennaro Cinque, quattro amministratori: il Vicesindaco Giuseppe Guida, l'assessore ai Lavori Pubblici Matteo De Simone, l'assessore alle Politiche Giovanili Raffaele Esposito, l'assessore all'Urbanistica Brigida De Somma e il responsabile del Servizio Lavori Pubblici del Comune di Vico Equense. L´esborso economico maggiore rispetto alle previsioni è stato, dunque, documentato e presentato alla magistratura. L'imputazione nasceva a seguito di un esposto presentato da alcuni consiglieri di minoranza. Gli imputati si sono difesi sostenendo che la variante si rese necessaria a seguito di due provvedimenti amministrativi intervenuti dopo la progettazione esecutiva: 1) la nota della Soprintendenza BB.AA. di Napoli che consigliava di sostituire la pavimentazione in asfalto con cubetti di pietra vesuviana; 2) il decreto del responsabile del Servizio Urbanistica che faceva suo il suggerimento della Soprintendenza. All'udienza del 18/05/2011 è stato sentito, quale testimone, il funzionario della Soprintendenza che ha affermato che quel suggerimento fu reso "per un migliore inquadramento dell'opera nel contesto ambientale...e che una volta adottato dal Comune il decreto paesaggistico, questo sia vincolante per l'Ente". All'udienza del 09/06/2011, il GUP ha pronunciato sentenza di proscioglimento per tutti gli imputati perchè il fatto non costituisce reato.
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