lunedì 29 gennaio 2018

Campagna elettorale 4.0 il comizio si fa sui social

La diretta su Facebook surclassa le apparizioni tv 

Fonte: Valentino Di Giacomo da Il Mattino 

Non più comizi, ma video-dirette attraverso i social. Da circa dieci anni anche i principali partiti politici hanno compreso e imparato a sfruttare le potenzialità del web. La caccia all'ultimo voto avviene ormai quasi interamente a colpi di like, retweet e cuoricini. Tra gli strumenti utilizzati la fanno da padrone i tre social network più conosciuti: Facebook, Twitter e, in rapida ascesa, Instagram. Del resto si stima che ormai appena un terzo dei cittadini guardino i telegiornali in tv, ma la più della metà degli italiani ha almeno un account sui social e il Belpaese spicca in tutte le classifiche di utilizzo di queste piattaforme. E spesso, per convincere a farsi votare, funziona assai di più riuscire a trasmettere un'emozione tramite un post e non un passaggio video di trenta secondi in un tg. I politici italiani hanno capito tardi la potenza della rete, qualcuno sconta ancora dei ritardi, ma oggi sono tutti pronti per accalappiarsi l'ultimo voto utile in vista delle elezioni del 4 marzo.
Il pioniere e i grillini. Il primo politico italiano a saper sfruttare la rete, ancor prima di Beppe Grillo, è stato Antonio Di Pietro. Appassionato di informatica, l'ex pm fu anche tra i primi magistrati italiani, ai tempi di Tangentopoli, a saper utilizzare il personal computer come indispensabile strumento per le sue inchieste.
 
Di Pietro si può definire il pioniere del cyberspazio: dopo aver esordito per primo su YouTube, rivolgendosi agli elettori direttamente attraverso i suoi video online, l'ex ministro per le Infrastrutture fondò, nel 2007, persino un quartier generale del suo partito, Italia dei Valori, nel mondo di «Second Life»: un progetto di universo virtuale parallelo che può considerarsi l'antesignano deisocialnetwork. Dietro le idee innovative di Di Pietro c'era anche allora Gianroberto Casaleggio, dal gennaio del 2007 consulente per la comunicazione al ministero delle Infrastrutture. Il sodalizio tra il guru del web e il ministro durò pochi mesi, fu così che irruppe sulla scena politica il movimento di Beppe Grillo. Prima i meetup, le piattaforme online degli attivisti, poi i celebri V-Day contro le caste. Dal mondo virtuale della rete a quello reale delle piazze il passaggio fu brevissimo per i grillini che nel 2009, da gruppo spontaneo sul web, si trasformarono nel partito che oggi conosciamo: il Movimento 5 Stelle. Tutto è nato dal blog di Beppe Grillo, dalla sua comunicazione virale capace di diffondersi come un virus all'interno della blogosfera. Non è un caso che proprio Grillo oggi detenga il record di follower tra ipolitici più seguiti. Numeri invidiabili che però nascondono il fallimento del progetto della creazione della democrazia dal basso. Oggi, nonostante le buone intenzioni, il nuovo regolamento dei grillini ha adottato una struttura verticistica con un «capo politico» designato impersonato da Luigi Di Maio. Da strumento di partecipazione la rete è diventata principalmente mezzo di propaganda.
La classifica dei leader. Il resto dei partiti ci ha messo qualche anno per mettersi al passo con la comunicazione online per troppo tempo snobbata a privilegio di altri media come tv e giornali. Dopo Grillo, il leader politico più seguito sui social è il leghista Matteo Salvini. Ovviamente non è mai possibile fare un'equazione tra popolarità e votabilità, vale a dire che non sempre le personalità politiche sono seguite solo per ragioni d'amore, ma anche di odio. Matteo Renzi, appena dietro il grillino Di Battista, si piazza al quarto posto tra i politici social. Il segretario del Pd è uno degli esempi di come sia possibile costruire consensi grazie al web sin dai tempi di quando era ancora sindaco di Firenze e preparava l’ascesa a livello nazionale sfidando alle primarie Pierluigi Bersani. Renzi ha una propria newsletter giornaliera e con l'iniziativa «Matteo risponde» è stato tra i primi a creare una rubrica e un filo diretto con i propri elettori. Al sesto posto si piazza invece Silvio Berlusconi, il re delle tv commerciali oggi è seguitissimo nei suoi video su Facebook ed è una vera e propria star di Instagram attraverso le foto della sua vita familiare dove a rubargli spesso la scena sono i due cuccioli Dudù e Dudina. Anzi, l’ ex premier ha compreso in maniera efficace la potenza comunicativa delle foto degli animali domestici. Non è un caso che a chiudere la top-ten dei politici più seguiti c'è Maria Vittoria Brambilla con la sua Lega per la difesa dell'ambiente e degli animali. All'ottavo posto c'è invece la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Molto seguito anche Angelino Alfano, complice del successo è la trasmissione del blogger Zoro che spesso riprende le performance del titolare della Farnesina su Twitter. Nati da troppo poco tempo, i partiti di Piero Grasso e Beatrice Lorenzin faranno fatica a rendersi riconoscibili anche sul web con i pochi giorni disponibili fino alle elezioni.

Nessun commento: