giovedì 25 gennaio 2018

Gli operatori turistici del Faito chiedono l’annullamento delle imposte

Faito
Vico Equense - La stagione estiva 2017 per operatori commerciali del Fatio è completamente saltata, quella invernale ha visto le strutture chiuse e non è possibile accettare impegni lavorativi per la prossima primavera. Dopo gli effetti nocivi della siccità e dei relativi incendi boschivi di quest’estate, che oltre a devastare la montagna, ha danneggiato le numerose aziende turistiche, è stato sospeso, per dodici mesi, il pagamento dei tributi locali (saldo IMU, Tasi e Tari) per gli immobili di categoria catastale “C1”, “C3” e “D” utilizzati per attività turistico ricettive del monte Faito. La decisione è stata presa dall’amministrazione comunale dopo diverse segnalazioni degli operatori commerciali, che manifestavano un aggravamento delle condizioni economiche delle aziende, già fortemente colpite da altri eventi dannosi degli anni passati. Per tutto ciò la Giunta comunale ha deliberato di far slittare al 30 settembre del 2018, senza maggiorazioni e interessi, la data di pagamento delle sopraindicate imposte previste per il 2017. Gli operatori del Monte Faito, adesso, vorrebbero iniziare con l’Ente municipale un percorso costruttivo che miri a salvare l’esistenza delle strutture ricettive della montagna. Lo scorso novembre il dissesto idrogeologico della montagna ha dato vita ad una serie di frane che hanno portato alla chiusura della strada che collega Moiano con il Faito, tutt'ora chiusa e non è possibile prevedere quando sarà riaperta. Per gli operatori turistici è una situazione drammatica. A oggi non è possibile garantire la riapertura delle strutture per la prossima primavera, né la straordinaria manutenzione di cui necessitano le strutture situate a più di mille metri d’altezza. Per questo hanno chiesto all’amministrazione comunale che la delibera di sospensione dei tributi, attuata dopo gli incendi, possa trasformarsi in un annullamento delle imposte.

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