martedì 23 gennaio 2018

“Giorno della Memoria”. La storia di Franca Scaramellino

Vico Equense - Il 27 gennaio è il “Giorno della Memoria”, una giornata di riflessione, informazione e condivisione per non dimenticare la Shoah, lo sterminio degli ebrei, le leggi razziali, la persecuzione e la deportazione. L’anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz sarà soprattutto una giornata dedicata ai più giovani. In quest’occasione, sono programmate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, per conoscere quanto è accaduto al popolo ebraico, ai deportati militari e ai politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere. Nelle scuole del territorio di Vico Equense sono in programma una serie d’iniziative con la partecipazione del Sindaco Andrea Buonocore. Anche nella nostra Città ci sono storie incredibili da ricordare. Storie come quella di Franca Scaramellino, classe 1909, originaria di Vico Equense, figlia di un medico di provincia, che sposò Camillo Renzi, commissario di polizia nativo di Mugnano del Cardinale, responsabile della sicurezza del principe Umberto di Savoia e della moglie Maria Josè. Dopo l'armistizio, Renzi e consorte preferirono non seguire la famiglia reale in Svizzera perchè lui ritenne di dover restare in Italia, e divenne questore di Aosta. Là i contatti con la resistenza valdostana, il tradimento da parte dei colleghi, l'arresto e la deportazione a Dachau di entrambi i coniugi. Marito e moglie ben presto vennero separati: lui restò a Dachau, lei fu deportata nel lager femminile di Ravensbruck, ma riuscì a tornare a Napoli, portata dalla Croce Rossa, dove è morta nel 1991. Una donna che non ha mai voluto raccontare l'esperienza terrificante di quegli anni nemmeno ai suoi più stretti familiari, senza più risposarsi e pensando sempre al marito, di cui non è riuscita ad avere notizie certe fino alla sua morte. Notizie che sono arrivate solo nove anni più tardi, nel 2000, tramite ebrei valdostani che hanno scoperto che Camillo Renzi fu sparato a Dachau tra il febbraio e il marzo del 1945. A lui oggi sono intitolate strade, scuole e alla sua storia è stato anche dedicato un libro, "Camillo Renzi, commissario eroe". La moglie, Franca Scaramellino, riposa oggi nel cimitero di San Francesco pur essendo morta a Napoli, un ritorno alla terra natia perché legatissima soprattutto al borgo di Seiano.
 
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo (nazismo) e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. È necessario fermarsi a riflettere, per non dimenticare, per costruire insieme un mondo più giusto, fondato sul rispetto dei diritti umani. Conservare vivo il ricordo dello sterminio del popolo ebraico, della persecuzione e dell’intolleranza verso chi è definito “diverso”, ma soprattutto ricordare che sta a tutti noi operare per il rispetto tra i popoli e la pace, iniziando dal nostro luogo di vita e dalle persone che abbiamo intorno, per fare in modo che il mondo divenga migliore.

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