martedì 31 maggio 2022

Vico Equense. Faito Doc, Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti “Il festival ha ridonato una rilevanza culturale al Monte Faito”

Presentata la XV edizione.  «Evasioni» il tema scelto quest'anno 

Vico Equense - Presentata al Museo Aperto Antonio Asturi la XV edizione del Faito Doc Festival. «Evasioni» è il tema scelto quest'anno per la rassegna che si terrà dal 20 al 27 luglio a Monte Faito. Ad aprire la kermesse, un omaggio a Pier Paolo Pasolini, con un lavoro cinematografico realizzato dal Centro di riabilitazione il Camino e la partecipazione dei residenti. Si proseguirà con un intenso programma fatto di 50 film provenienti da almeno 27 paesi diversi. E poi mostre, laboratori, escursioni e focus. “Il festival ha seminato in quindici anni un patrimonio di idee e di valori che hanno ridonato una rilevanza culturale al Monte Faito rigenerando anche lo spirito del territorio e stimolando buone energie e nuove attività sul posto” il commento degli organizzatori Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti (foto). Quest’anno la Giuria Internazionale sarà composta da Brice Giannico (programmatore B.O.F. La Ciotat - Francia), Gaspard Giersé (Videasta e archeologo, Belgio), Giogiò Franchini (Montatore, Italia), Yorgos Arvanitis (Direttore della Fotografia, Grecia), Olga Lucovnicova (Regista, Moldavia), Ellinor Hallin (Regista, Scozia vincitrice scorsa edizione). Tante le novità per il 2022, a partire dal Faito Doc Pitching con il partenariato della SABAM (Società degli autori/autrici e compositori/ compositrici Belgi/ghe) per valorizzare e promuovere nuovi talenti. Le autrici/autori saranno seguiti da un esperto durante la settimana e da una "regista teatrale" e presenteranno il Pitching del loro progetto davanti ai professionisti del festival. E ancora la Biblioteca Vivente con la regista nazione.


Funziona come una biblioteca classica solo che i libri sono delle persone in carne ed ossa che condividono con un lettore la loro visione della realtà attraverso una loro esperienza intima e personale. E poi autori e registi che giungono da tutto il mondo con una propria visioni del reale, per presentare il loro film, 4 competizioni internazionali e 20 eventi collaterali collegati alle competizioni o al tema del festival, ai quali va aggiunta la magia di una montagna che diventa luogo di incontro tra culture, passioni ed esperienze provenienti da mondi lontani. Ed è proprio l’amore per il cinema documentario e per il Faito che ha spinto gli organizzatori a realizzare in tutti questi anni una kermesse basata sulla voglia di stare insieme che, a differenza di tante altre, non ha mai contato su grandi contributi pubblici. L'evento si fonda soprattutto sulla passione dei partecipanti: tanti volontari danno una mano nell'organizzazione senza chiedere nulla in cambio.

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