Vico Equense - Oggi si celebra la giornata internazionale della biodiversità, istituita dall'ONU nel 1993 per celebrare l'entrata in vigore della Convenzione sulla Diversità Biologica. Il banco di Santa Croce, ottava meraviglia del mondo marino per la straordinaria biodiversità, invoca da anni più protezione. I sub inesperti minacciano le pareti della foresta incantata di gorgonie gialle e rosse di spugne a candelabro e di margherite e c’è assoluto bisogno di contingentare le escursioni. Per limitare i danni, il Comune di Vico Equense che ha giurisdizione sul Banco, ha approntato un regolamento ad hoc su cui si è espresso favorevolmente anche il TAR. Il Banco di Santa Croce è segnalato da una boa a circa 700 metri dalla costa a poca distanza dal Bikini, e da quasi trent’anni è «zona di tutela biologica», ma per basse rivalità politiche non fa parte dell’area protetta di Punta Campanella pur essendo immerso nella riserva marina. L’applicazione del regolamento consentirebbe al Comune di Vico Equense di gestire direttamente questo sito come una piccola area marina protetta, con tutti i vantaggi del caso, e di ottenere l’adeguata tutela ambientale, durante lo svolgimento delle immersioni autorizzate. Le meraviglie di Santa Croce sono spesso documentate dai fotografi e dai cineoperatori subacquei. Un piccolo arcipelago sommerso: sette scogli calcarei disposti in circolo che formano una secca disposta ad anfiteatro. All’interno della quale prosperano, nutrite a sazietà dal plancton che è abbondantissimo, le piantagioni di gorgonie sulle quali vengono posate le uova di gattuccio. Un patrimonio da rispettare e da proteggere, insomma, ma si capirà in tempo? Ad oggi, l’ingiustificata non applicazione del regolamento fa sì che gravino sulle casse comunali unicamente gli oneri derivanti dalla concessione e dalla manutenzione della boa di segnalazione.
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