La richiesta di rinviare a un consiglio ad hoc due punti all’ordine del giorno scatena la reazione
Vico Equense - Uno sgarbo istituzionale e una mancanza di rispetto: l’opposizione abbandona il Consiglio comunale di Vico Equense dopo aver chiesto il rinvio di due punti inseriti all’ultimo momento e non discussi in conferenza di capigruppo. Quello che si è consumato questa sera, è lo strappo definitivo tra i gruppi di maggioranza e minoranza. Quella collaborazione auspicata e tanto millantata in maniera bipartisan in realtà non si è mai concretizzata, e la parola fine è stata scritta con l’uscita dei consiglieri di minoranza dall’aula. A provocare la dura reazione è stata una richiesta del tutto lecita: avere più tempo per studiare i documenti, poiché i due argomenti di mobilità alternativa, aggiunti in extremis all' ordine del giorno, sono abbastanza corposi. Si tratta della realizzazione di un sistema funiviario tra Seiano, Faito e Tordigliano, e l’esproprio per pubblica utilità di alcuni terreni relativi al primo tratto di viabilità alternativa a Massaquano. “L’ordine del giorno è stato integrato due giorni prima di questo consiglio, - ha ribadito il consigliere Giuseppe Ferraro - e questi punti non sono stati discussi nella riunione dei capigruppo. Rimandiamoli in un consiglio ad hoc: c’è tutto il tempo per poterlo fare, anche tra una settimana. Oggi, io, così come i miei colleghi, non sono in grado di poter valutare ed esprimere un giudizio, positivo o negativo, su questi due progetti”.
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