martedì 19 luglio 2022

Oltre duemila beni rubati recuperati dai carabinieri nel 2021: anche un’opera di Vico Equense

Sono 2.034 i beni recuperati l’anno scorso dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, unità periferica con competenza regionale sulla Campania del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. La maggior parte dei recuperi del 2021 riguarda il settore antiquariale, archivistico e librario (1.178 beni recuperati), seguito da quello dei reperti archeologici e numismatici provenienti da scavi clandestini (844 beni recuperati) e da quello dei reperti paleontologici (12 beni recuperati), per un valore economico in caso di commercializzazione stimato essere di quasi due milioni e mezzo di euro. Per quanto attiene alla contraffazione, sono 198 le opere sequestrate: falsi di arte contemporanea – ma non solo – che, qualora immessi sul mercato, avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali oltre un milione di euro. Ci sono queste e altre notizie relative al contrasto dei traffici d’arte nella pubblicazione “Attività Operativa 2021” edita dal Comando Carabinieri Tpc, già disponibile sui siti www.beniculturali.it e www.carabinieri.it. Per quanto attiene al territorio campano nel periodo di riferimento, anche in considerazione dell’attenuazione delle misure di contrasto legate al covid-19 ed alla conseguente maggiore libertà di movimento rispetto all’anno precedente, si è registrato un leggero aumento dei furti in genere, aumentati dai 25 dell’anno 2020 ai 28 dell’anno 2021, confermato da un leggero aumento anche degli oggetti trafugati, aumentati dai 458 dell’anno 2020 ai 641 dell’anno 2021.

 

Il contrasto alle attività illecite è rimasto invece pressoché costante sia per quanto riguarda l’attività preventiva, espletata mediante i numerosi controlli delle aree archeologiche, paesaggistiche e monumentali campane nonché mediante i frequenti controlli alle fiere, ai mercati ed agli esercizi di settore nonché mediante puntuali verifiche della sicurezza museale, che repressiva relativamente alle denunce e al numero di reati perseguiti. Nel corso dell’anno 2021 venivano recuperati e restituiti dal Nucleo Tpc di Napoli numerosi beni di elevatissimo valore storico-artistico. Tra questi due dipinti che appartengono ad altrettante chiede della penisola sorrentina. Il 27 giugno 2021, presso la Chiesa “Santa Maria delle Grazie” di Massa Lubrense ed alla presenza del parroco – don Rito Maresca e del sindaco – Lorenzo Balducelli, si è svolta la cerimonia di riconsegna di un importante dipinto, olio su tela, raffigurante “Adorazione del Bambino” (foto a lato), asportato il 15 gennaio 2014 dalla citata chiesa. Una complessa investigazione condotta dal Nucleo TPC di Napoli, coordinata dalla Procura della Repubblica partenopea, ha permesso di individuare ventinove persone facenti parte di un’organizzazione criminale con base logistica in Campania, che ricettava beni preziosi rubati da luoghi di culto e istituti religiosi collocati sull’intero territorio nazionale. Le indagini hanno permesso di accertare che la banda era attiva già da molti anni nel settore dell’antiquariato e dei beni ecclesiastici grazie alle specifiche conoscenze dei ricettatori che, appassionati d’arte o, in alcuni casi, ex titolari di negozi, costituivano il tramite per la commercializzazione degli oggetti proventi di furto. L’iter era consolidato: alcuni avevano il compito di effettuare sopralluoghi per individuare luoghi di culto vulnerabili, altri si occupavano del reperimento dei beni per individuare i canali illeciti di vendita, ad altri ancora spettava, infine, la collocazione dei pezzi rubati, dai mercati rionali per gli oggetti di minore rilevanza a trattative private nel caso di opere di notevole valore commerciale. Gli oggetti recuperati, derivanti da 55 furti compiuti sull’intero territorio nazionale, da Bolzano a Catania, provengono in prevalenza da chiese e abitazioni private. Il 4 dicembre 2021, presso il Santuario di Santa Maria del Toro di Vico Equense, alla presenza di don Gennaro Perrella, Padre superiore del Santuario, il Nucleo TPC di Napoli ha restituito alla diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia un’importante pala d’altare raffigurante la “Madonna delle Grazie tra i Santi Michele Arcangelo e Antonio da Padova” (foto in alto). Si tratta di una pala d’altare, olio su tavola, delle dimensioni di 106×110 cm e risalente al 1555, asportata il 28 aprile 1979 dalla Chiesa di Santa Maria del Toro di Vico Equense. L’opera, messa all’incanto da una nota casa d’aste, è stata individuata e recuperata dal Nucleo TPC di Napoli, le cui attività investigative sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, nell’ambito di una specifica attività di contrasto alla commercializzazione di opere d’arte rubate.

Nessun commento: