Vico Equense - Le mani sulla città, film storico del 1963 diretto da Francesco Rosi, anticipava il tema della speculazione edilizia. Sono passati 59 anni dall’uscita di quella pellicola. Ed è come se non si fosse mossa una foglia. Dalla prima alla terza repubblica, fra radicali mutamenti delle geografie politiche, fra nuovi volti, assetti ed equilibri, il film-oracolo di Rosi torna, crudele, a dirci la verità. Tra i protagonisti della pellicola il consigliere De Vita, ruolo affidato a un vero politico, il comunista Carlo Fermariello, che nel 1996 diventò sindaco di Vico Equense. Tra i banchi dell’allora maggioranza sedeva la comunista Colomba Volpe, detta Liliana. Insegnante, diplomata all'accademia di belle arti di Napoli, si è spesa in scuole a "rischio", per dare voce ai suoi alunni "muti" attraverso l’arte. Una vita dedicata al sociale, ritenendo che l'arte è scuotere le coscienze assopite. Proprio per scuotere quelle coscienze, partecipa a "Vetrine d'Autore", un’esposizione di quadri nei negozi della Città, iniziata il 17 luglio e terminerà domenica 31 luglio. Un'idea messa in piedi per valorizzare e al contempo promuovere cultura, turismo e commercio del territorio. 60 attività che ospitano 100 opere di 30 artisti. La scelta delle tele per ogni attività non è casuale, infatti è frutto di una collaborazione tra l'artista e il titolare del negozio. “Le mani sulla città” di Liliana Volpe è esposto al Bar Aldo, in via Nicotera.
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