Sua l’idea di suggerire alla proprietà, di contattare Teatro Mio e Social World Film Festival 
Dicembre del 2015, inizio dei lavori
di ricostruzione del cinema
Vico Equense - A differenza degli altri suoi colleghi di Giunta, il vicesindaco, Benedetto Migliaccio, non è andato all’inaugurazione del nuovo cinema Aequa. La sua è stata una scelta volontaria, e di certo non per mancanza di rispetto verso si chi si è prodigato per giungere a questo momento. Lui nel corso degli anni si è dato molto da fare per ridare alla città uno spazio culturale, ingoiando anche qualche “boccone amaro”. Nella sua ricostruzione dei fatti, sul settimanale Agorà, spiega perché ha preferito non partecipare al debutto della nuova struttura. Era il 2001, sindaco Giuseppe Dilengite, e Migliaccio ricorda che l’intervento presentato era di 36 box. L’amministrazione Dilengite fu sciolta prematuramente, e arrivò il commissario. “In quel frangente accaddero fatti poco lineari, - spiega Migliaccio - perché il destino urbanistico dei box venne separato dalla riapertura del Cinema, perché i box auto passarono improvvisamente da 36 a 72, perché il fabbricato del Cinema divenne un ostacolo per la realizzazione dei box, e questa vicenda condizionò tutti gli accadimenti successivi”. Il cinema fu demolito per dare la possibilità alla ditta di lavorare con minori costi. I box furono realizzati e venduti, “lasciando una ferita aperta al posto del cinema da ricostruire” aggiunge Migliaccio.
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