Il ragazzo venuto dal mare, l’ultimo romanzo di Filomena Baratto pubblicato da LFA Publisher, compie un anno. L'immagine del ragazzo di colore col berretto sullo sfondo blu danno solo un’idea della storia proposta. La copertina, se da un lato è il biglietto da visita di un libro, dall’altro fornisce solo qualche indizio. L’argomento, d’interesse sociale, tratta il tema dei migranti attraverso la storia di un ragazzo di colore, tra i tanti che arrivano qui in cerca di lavoro, di accoglienza, di calore. “Per capire un fenomeno sociale ci vuole una profonda analisi e una conoscenza dei fatti – spiega l’autrice - senza trarre conclusioni di comodo o del tutto errate. La storia non ha le pretese di esaurire o spiegare ma semplicemente di entrare in un argomento delicato per rilevarne le dinamiche, gli stati d'animo, le sofferenze, le speranze di chi arriva qui e di chi ospita. È un provare a sentire sulla pelle quella determinata situazione che non ha la velleità di dare una soluzione o di criticare le parti contrapposte, solo descrivere un fatto che accade, che investe luoghi, comunità, opinione pubblica.” Tutto inizia con un fatto di cronaca che colpisce una comunità intera ma l'attenzione è sempre puntata sul protagonista, con le sue scelte e la fatica di crescere. Così il ragazzo di colore che lavora nei campi, l'amico che spaccia droga e diventa un malavitoso, il padrone del podere che prende a cuore la faccenda del suo bracciante ricalcano le realtà in cui vivono oggi i migranti, che arrivano in cerca di fortuna, qualora riescano a stabilirsi nelle varie realtà del nostro paese. “Non possiamo chiudere gli occhi davanti a un fenomeno di così vaste proporzioni – aggiunge Filomena Baratto -. Investe tutti e ne dobbiamo prendere atto. Un fenomeno sociale diventa problema quando non si trovano le soluzioni. Risolvere è un dovere, non un'opzione, o un evento straordinario. Trovare soluzioni significa analizzare in modo oggettivo i fatti e gestirli per il bene di tutti.” Il ragazzo venuto dal mare è la storia di un’accoglienza, un’amicizia, un rimboccarsi le maniche. E' la storia non solo di un protagonista ma di tutta una comunità.
Filomena Baratto è nata a Vico Equense, Laureata in Lettere Moderne all'Università di Napoli, è entrata nel mondo della scuola giovanissima. Ha pubblicato la sua prima raccolta poetica dal titolo Ritorno nei prati di Avigliano, Alberti Editori, nel 2010. Alle liriche segue il romanzo autobiografico Rosella, Sangel Edizioni, nel 2012. Nel 2017 esce una nuova edizione per la Graus dal titolo: L'albero di noce. Prima ancora, nel 2013, pubblica per la stessa casa editrice, una raccolta di racconti dal titolo Sotto le stelle d'agosto. Nel 2015 è la volta di Just Job, Graus Edizioni. L'anno successivo propone un nuovo romanzo ambientato nella sua terra natia dal titolo Nel mezzo del tempo, Graus Edizioni.
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