giovedì 15 giugno 2023

Castellammare, diventerà un ospedale. La Regione compra lo stabilimento delle nuove Terme

di Mariella Parmendola da La Repubblica Napoli 

Castellammare di Stabia - Per mezzo secolo tra le Terme più importanti del mezzogiorno d'Italia. Poi il fallimento e la chiusura, otto anni fa. Da ieri una storia è finita per sempre e ne comincia un'altra. Lo stabilimento termale, inaugurato a Castellammare di Stabia nel 1964, diventerà un ospedale. La data della svolta è quella che porta l'accordo sottoscritto ieri mattina tra Regione Campania, Comune stabiese e liquidatore del complesso ormai ridotto ad un rudere. Un'operazione che la giunta regionale, con il presidente Vincenzo De Luca, ha intenzione di portare a termine stanziando 180 milioni di euro, grazie ai fondi per lo sviluppo arrivati dall'Europa. Nel frattempo della sua vita sono rimaste in piedi solo le mura e pezzi di soffitto. E la ristrutturazione ripartirà da lì. In fondo il destino del complesso, nato per valorizzare le 28 sorgenti termali sulla strada che porta in penisola sorrentina, era già segnato dal 2015. L'anno del fallimento della società di gestione e la conseguente chiusura dello stabilimento, dopo tre tentativi di privatizzazione andati a vuoto. Nessun gruppo imprenditoriale è mai arrivato quando il Comune ha cercato nel mercato la risposta alla crisi a caccia di investitori.

 

Poi negli anni successivi atti di vandalismo, occupazioni abusive e i danni del tempo hanno fatto il resto, riducendo l'area di 150 mila metri quadri, dove un tempo c'erano albergo, impianti per le cure termali con una piscina e un centro sportivo, ad una struttura fatiscente al punto che l'ingresso è stato murato per evitare altre devastazioni. Un complesso destinato all'asta fallimentare che De Luca, dopo un sopralluogo nei mesi scorsi, ha deciso di acquistare per realizzare una nuova cittadella sanitaria. E trasferirvi i reparti che ora si trovano all'ingresso della città, nell'attuale ospedale San Leonardo. Ad intervento completato, invece, i pazienti e le ambulanze dovranno raggiungere la zona esterna alla città, raggiungibile anche da altri comuni. L'ufficialità di un'operazione, sancita con la firma di tutti i rappresentanti istituzionali chiamati a decidere, lascia in campo un'incognita rispetto al futuro del termalismo a Castellammare. Quando la Giunta Regionale ieri ha approvato lo Schema di Accordo è partita la procedura per l'acquisizione al patrimonio regionale dello stabilimento. Si tratta di capire ora che ne sarà dei 130 mila metri quadri di Parco verde e del centro congressi, che resteranno del Comune. E se è prevista un'ala dove preservare la vocazione termale. Dice il prefetto Cannizzaro: «Si tratta di beni in pieno abbandono, ma che sono parte della storia e della vita degli stabiesi. Sei mesi fa era tutto perduto. Aspettiamo che tornino nella nostra disponibilità, poi si vedrà cosa fare e con quali fondi».

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