Non si placano le polemiche in Penisola sorrentina per la maxi struttura sanitaria da 65 milioni che la Regione vuole realizzare. Il sindaco: "Problemi di viabilità". Il Wwf: " Rischio idrogeologico"
di Mariella Parmendola da La Repubblica Napoli
Sant'Agnello - Un ospedale che divide e preoccupa quando è ancora un progetto. Allarmati soprattutto gli ambientalisti solo a guardare l'immagine di un edificio di cinque piani, con 250 posti letto e la pista di atterraggio per l'elisoccorso, nel cuore della penisola sorrentina. Destinato nei programmi della Regione Campania a tutti i pazienti che abitano tra Vico Equense e Massa Lubrense, spingendosi fino a Positano. E anche al flusso ininterrotto di turisti che arrivano in penisola sorrentina, ormai tutto l'anno. Da realizzare con un investimento da 65 milioni di euro nel cuore di un territorio fragile come quello della costiera sorrentina, nel centro storico di Sant'Agnello. Così da raccogliere le richieste di assistenza sanitaria di un'intera area, chiudendo nel frattempo gli ospedali di Sorrento e Vico Equense. Rischio idrogeologico considerato elevato in un vallone, al punto che l'autorità di bacino l'ha collocato a livello 4, e l'unica strada d'accesso per arrivarci sono i punti critici sollevati da chi si oppone.
Bandiera della stagione delle grandi opere pubbliche di cui il presidente De Luca in più occasioni si è vantato, toglie il sonno al nuovo sindaco arrivato a maggio che già in campagna elettorale diceva: « Una buona idea nel posto sbagliato». E la pensa sempre così Antonino Coppola adesso che si trova a dovere proporre nel nuovo consiglio comunale la variante al piano regolatore come ultimo atto di un complesso iter. Dice il cardiologo che da meno di un mese è entrato nel comune indossando la fascia tricolore: « Ormai il percorso è in uno stadio molto avanzato. Io ho sentito fino a ora molti no, anche di tecnici e amministratori. Poi nelle sedi ufficiali hanno tutti approvato l'opera. Ma io probabilmente sono stato votato anche per avere espresso le stesse perplessità di tanti cittadini e non solo di Sant'Agnello. Qui se non funziona è un problema per tutti». La contrarietà maggiore riguarda la collocazione dello stabile che un benefattore, Mariano Lauro, nell'Ottocento regalò alla comunità con l'unico vincolo di farne una struttura sanitaria. E tale è stata fino ad oggi. « È una palazzina molto più piccola dell'edificio da costruire e non sappiamo neanche dove poi sarà trasferito il distretto che attualmente ospita. Soprattutto però manca ancora il piano della mobilità che andava fatto prima » dice Coppola. Un'obiezione ufficializzata in conferenza dei servizi dalla Città metropolitana, che al momento è rimasto un punto inevaso mentre la Regione è andata avanti, incassando anche il via libera del consiglio regionale sulla variante al Piano urbanistico territoriale della penisola sorrentino- amalfitana. A questo punto toccherà al sindaco tirare le somme, chiusa la fase di presentazione delle osservazioni, secondo il tracciato normativo, da associazioni e cittadini. « Valuteremo con serenità. Mi dicono non si sia trovato di meglio, penso invece non si sia voluto cercare » conclude Coppola. Tra le osservazioni in 16 pagine già inviate al Comune quelle di Wwf e Italia Nostra. Per il presidente Wwf Claudio d'Esposito «questa variante va contro le norme urbanistiche. Mi riferisco in particolare al rischio idrogeologico completamente ignorato. Tutto questo cemento costituisce un pericolo per le popolazioni e certo non migliora la risposta sanitaria».
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