di Massimiliano D'Esposito da Il Mattino
Sorrento - Assetto della circolazione, sistema della sosta, trasporto collettivo e mobilità pedonale e ciclabile. Sono i quattro punti chiave del Piano urbano mobilità del Comune di Sorrento. Un progetto predisposto dal team di esperti formato da Silvana Santagada, Giovanna Marrone, Valerio Giovanni Russo e guidato da Vincenzo Russo. Un elaborato commissionato dall'amministrazione comunale e presentato nel 2018, ma finora rimasto in un cassetto. Eppure ci sono tante indicazioni utili per migliorare la circolazione a Sorrento e nell'intera Costiera. Ne è convinto l'architetto Vincenzo Russo secondo il quale molte delle criticità evidenziate ieri dal Mattino potrebbero essere superate se il Pum venisse applicato. «Spostare i flussi di traffico non rappresenta una soluzione - chiarisce - ma è necessario ridurre i volumi, così da abbattere l'inquinamento atmosferico ed acustico, garantire la sicurezza dei pedoni e una maggiore velocità di spostamento dei mezzi pubblici». Il piano, sebbene approvato nel 2019 dalla giunta dell'ex sindaco Giuseppe Cuomo, della quale faceva parte anche l'attuale primo cittadino, Massimo Coppola, non è mai arrivato in Consiglio comunale. Manca, quindi, l'ultimo step per l'adozione definitiva.
LE CRITICITÀ
Il gruppo di lavoro ha innanzitutto fissato alcuni parametri. Il parco circolante al 2016 era di 7.799 auto e 5.122 moto, con queste ultime aumentate del 45% rispetto al 2004. Nel 2011 l'utilizzo di mezzi privati per gli spostamenti è cresciuto del 30% rispetto al 1991. Tra parcheggi pubblici e privati e strisce blu si contano 3.800 stalli per la sosta di vetture e circa 2mila per le moto. Ci sono poi i dati del turismo che quando è stato elaborato il Piano rilevavano 2,3 milioni di presenze annue arrivate nel 2022 oltre quota 2.7 milioni, alle quali si aggiungono i pendolari della tintarella. L'analisi ha, quindi, individuato le maggiori criticità: rallentamenti all'incrocio di Marano, in via degli Aranci per il carico e scarico dei turisti, per la sosta selvaggia tra via degli Aranci e via Parsano, a causa della fermata dei bus turistici all'angolo con via Sersale ed all'incrocio tra via Capo, via degli Aranci e corso Italia. Difficoltà nella mobilità anche per la ridotta dimensione della carreggiata tra piazza Tasso e piazza Sant'Antonino e per l'assenza di marciapiedi su via Fuorimura.
I RIMEDI
«Tenendo conto di questi fattori - spiega Russo - abbiamo elaborato il Piano che punta a recuperare quote di spostamenti a piedi, in bici o con il trasporto collettivo». In particolare si prevede di pedonalizzare il corso Italia tra piazza Tasso e via Marziale e tra piazza Tasso e piazza della Vittoria (canalizzando i veicoli autorizzati) e pure in piazza Ganci e largo Parsano Vecchio, istituire il doppio senso di marcia in piazza Lauro, realizzare una rotatoria all'incrocio tra via degli Aranci e via Capo allargando la carreggiata, riorganizzare l'area di accesso al parcheggio Stinga, spostare il carico e scarico dei bus turistici dall'incrocio con via Sersale all'area vicina, attivare il senso unico lungo via Fuorimura. C'è poi da realizzare il percorso meccanizzato parcheggio Lauro-porto, il potenziamento dell'ascensore tra la villa comunale e la zona dei lidi, la creazione di percorsi pedonali sicuri e la proposta di realizzare due piani interrati del parcheggio di via San Renato. Attenzione anche alla mobilità alternativa offerta dai taxi collettivi, car pooling e bike sharing.
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