sabato 24 giugno 2023

«Don Alfonso 1890», cucina d'alta quota. Firma i piatti per «Ita»

C'è l'accordo: Alfonso ed Ernesto Iaccarino arricchiscono il menu per i passeggeri business 

di Gimmo Cuomo da Il Corriere del Mezzogiorno 

Nonostante l'anno sabbatico, ritenuto necessario per completare la svolta green dell'azienda, i piatti del Don Alfonso 1890 di Sant'Agata sui due Golfi (Massa Lubrense) continuano a volare, sembra proprio il caso di dirlo, sempre più in alto. L'azienda della famiglia Iaccarino, infatti, ha raggiunto un accordo con la compagnia aerea Ita Airways in base al quale dal 21 giugno, Alfonso, il fondatore, e il figlio Ernesto firmano i piatti che sono serviti nella business class dei voli intercontinentali. Quattro le proposte, dall'antipasto al dolce, griffate Don Alfonso, che arricchiscono l'offerta gastronomica dei più grandi jet di Ita Airways. Si parte con l'insalata di astice agli agrumi con yogurt e pepe rosa, per proseguire con gli strascinati della Penisola sorrentina con leggero ragù di pomodori, e ancora con la riscoperta del pesce di scoglio all'acqua pazza. E per concludere: la delizia al limone tradizionale. Tutti i piatti sono caratterizzati dalla freschezza e rappresentano un vero e proprio omaggio all'estate. L'annuncio ufficiale della nuova e prestigiosa collaborazione è stato preceduto da un posto sulla pagina Facebook del Don Alfonso 1890. «Siamo felici ed onorati - ha scritto la famiglia Iaccarino - di essere stati scelti da Ita Airways come simbolo del patrimonio gastronomico italiano, per firmare il menu business a bordo dei voli intercontinentali in partenza dall'Italia.

 

Un progetto importante che ha come fulcro l'Italia e vede Ita Airways come veicolo per portare nel mondo le eccellenze nostrane ed unire in maniera più diretta i tanti italiani che vivono nel mondo». Profondamente radicato nel territorio e nella tradizione gastronomica mediterranea, il brand Don Alfonso si è sempre caratterizzato per la spiccata vocazione all'internalizzazione. La prima consulenza importante fuori dal Vecchio continente fu quella al Grand Lisboa Palace nell'ex colonia portoghese di Macao, in Asia. Seguì a ruota l'apertura in Africa settentrionale del Mamounia di Marrakech. Nel Nuovo Mondo, bandierina in Canada e apertura a Saint Louis. Completa la sfera d'influenza geo-gastronomica la presenza a Helena Bay a circa 200 chilometri da Auckland in Nuova Zelanda. Proprio quest'anno, in occasione del compimento di mezzo secolo di storia, la proprietà del Don Alfonso ha optato per la chiusura, un sacrificio ponderato, finalizzato al completamento nel 2024 della svolta green che significa innanzitutto autosufficienza energetica, ma anche drastica riduzione delle emissioni, dei rifiuti e approvvigionamento totale dalla tenuta di famiglia Le Peracciole tra la frazione di Termini e la Punta della Campanella.

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