sabato 24 giugno 2023

Circum, i pendolari "Noi discriminati per favorire i turisti"

di Mariella Parmendola da La Repubblica Napoli

«Mi alzo ogni mattina all'alba per andare da Ercolano a fare il barista in penisola sorrentina. E ora non so come fare» . Michele tra 10 giorni dovrà provare a incastrare gli orari di due treni per arrivare a destinazione. Rischia il posto di lavoro e non nasconde la rabbia. Come lui gli altri pendolari della Circumvesuviana. Tutti in rivolta contro il piano che dal 3 luglio cancella i comuni vesuviani dalla linea Napoli- Sorrento. «Non ci sacrificheremo ancora. Non possono pagare i residenti di città come Portici, San Giorgio o Torre del Greco per fare bella figura con i turisti» dicono in un documento contro la rivoluzione voluta da Eav per rispondere ad un'altra protesta. Quella che i sindaci della penisola sorrentina, nei mesi scorsi, hanno sollevato ufficialmente al tavolo della prefettura. Così nasce la nuova organizzazione che prevede per i treni in partenza da Napoli come prima fermata direttamente Torre Annunziata. Chi si trova nelle stazioni precedenti si vedrà passare davanti i vagoni della Circumvesuviana, dovendo aspettare le corse verso Poggiomarino e Sarno. Oppure arrivare a Torre Annunziata e prendere la coincidenza. Una linea cancellata per metà con lo scopo di ridurre di 15 minuti il viaggio da Napoli a Sorrento. Sulla carta. Perché Eav ha già anticipato che «treni e linea vecchi non consentono di scongiurare disagi». Come accaduto ieri a chi era sul treno partito da Napoli alle 14,18 bloccato per un guasto a Pioppaino, stazione alla periferia di Castellammare di Stabia. Con altri due treni cancellati con effetto domino e ritardi anche di mezz'ora per gli altri.

 

In questa situazione scatta la rivolta al gioco ad incastro che, per assicurare meno disagi ai turisti, toglie la possibilità a molti pendolari di andare in treno a lavoro o alle famiglie al mare. Il testo a firma di tre comitati di pendolari si spinge a parlare di «forma di razzismo nascosta». Per Enzo Ciniglio, Salvatore Ferraro e Antonio Cifariello, rappresentanti dei comitati, bisogna fermare la nuova organizzazione che dovrebbe durare almeno due mesi: luglio e agosto sicuramente. «Il trasporto pubblico locale è un diritto che non può essere negato a nessuno», motivano i pendolari. E fanno un esempio: «È assurdo promuovere il prolungamento dell'esercizio sulla Sorrento fino alle 23.30 mentre altre linee chiudono entro le 20». Nei prossimi giorni però il presidente Eav, Umberto de Gregorio, dovrà convincere anche un'altra voce contraria. Appena eletto sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella protesta: «Il Comune da me amministrato è tra quelli maggiormente mortificati dalla nuova programmazione»

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