Con l'estate si moltiplicano i visitatori in arrivo da tutto il mondo. Flussi non gestiti che creano ingorghi nelle città d'arte e nei borghi. Tra divieti e ticket che esasperano i residenti.
di Laura Della Pasqua - Panorama
A Tenerife, rinomatissima capitale delle Canarie, meta del turismo di massa oltre che località scelta dai pensionati di tutta Europa, la popolazione è addirittura scesa in piazza. Migliaia di residenti, armati di cartelli con scritte cubitali - come Turisti tornatevene a casa e Le Canarie hanno un limite - hanno protestato contro una politica del turismo senza alcun criterio, che distrugge le bellezze naturali e impoverisce il territorio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il progetto di un resort di 400 ville lungo la costa meridionale, in una zona considerata un paradiso naturalistico. Da tempo Tenerife èsul punto di esplodere. L'anno scorso le isole Canarie, con una popolazione di 2,2 milioni di abitanti, hanno accolto quasi 14 milioni di turisti, il 13 per cento in più rispetto all'anno precedente. E se da un lato questo rappresenta una linfa vitale per l'economia, dall'altro fa lievitare i costi degli alloggi e dei servizi e mette a dura prova le infrastrutture. Manifestazioni simili si sono svolte in altre città spagnole, a Malaga, Granada, Madrid, Barcellona, ma anche a Londra, Berlino e Amsterdam, prese d'assalto dopo il lockdown da un turismo selvaggio che usura il territorio più che portare ricchezza. Il fenomeno ha acquisito caratteri globali, come dimostra l'espressione inglese overtourism per indicare questa bulimica tendenza.
Secondo lo studio Protecting your city from overtourism, due città su tre in Europa soffrono il sovraffollamento da presenze straniere. L'Italia ha numeri record. Le code sono interminabili. Perfino per un gelato occorre incolonnarsi, così come per uno strapuntino in un ristorante di quart'ordine, serve la prenotazione. È rimbalzata sul New York Times l'ordinanza anti gelato con cui il sindaco di Milano ha vietato alcolici e cibi dopo la mezzanotte nelle aree più affollate. Ma, paradosso, è già in programma per il 26 maggio l'Aperitivo Festival per celebrare il World Aperitivo Day. Per i residenti non c'è scampo se non rinchiudersi in casa. Anche i più pervicaci segugi degli eventi mondani, di fronte al rischio di rimanere imbottigliati nel traffico, alzano bandiera bianca. La caccia alle auto in sharing è uno sport temerario. Rimangono le bici elettriche ma con il rischio, specie a Roma, con i suoi sette colli, di 85 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso arrivare all'appuntamento distrutti e sudati. Nemmeno la fuga nei borghi garantisce silenzio e tranquillità. Raggiungerli è un'impresa. I treni sono diventati carri merce, con trolley formato armadio ammassati perfino sui sedili. La proposta di Italo e Trenitalia di limitare i bagagli è durata lo spazio di un mattino. Non c'è piccolo centro della Penisola che non sia stato intercettato dai grandi tour operator internazionali, a caccia di mete per tutte le tasche. I sindaci, stretti nella morsa tra l'inaspettata moltiplicazione degli incassi e le lamentele dei residenti, non riescono a gestire la marea di presenze. Nel Parco nazionale delle Cinque Terre si è arrivati al numero chiuso anche per bici elettriche e kayak. Le spiagge, incastonate tra gli scogli, sono così piccole che bastano un paio di canoe e un gozzo, e non c'è più spazio. Anche la piazza, a Manarola, è invasa dalle biciclette e non si riesce a passare conferma Fabrizia Pecunia, sindaco di Riomaggiore, antico borgo della Riviera di Levante, circa 1.300 abitanti che si moltiplicano nei giorni festivi e in estate. Nell'area protetta del Parco sono state installate stazioni di ricarica e prelievo per le bici elettriche, a Riomaggiore, Monterosso, Vernazza, Corniglia e Volastra e i mezzi sono 30. L'ente ha dovuto imporre il divieto alla circolazione delle due ruote nei sentieri principali in caso di sovraffollamento. Sul percorso Verde Azzurro, da Monterosso a Vernazza, durante i ponti del 25 aprile e del 1 maggio, è tornato il senso unico nelle ore di maggior flusso. Secondo la presidente del Parco, Donatella Bianchi, il provvedimento è stato apprezzato dai visitatori. Sorrento invece ricorre alla Ztl per calmierare la ressa nel centro, nell'orario dell'aperitivo. Lo scorso anno, l'attivazione dei famigerati varchi elettronici ha portato alla rilevazione di quasi 35 mila violazioni per circa cinque milioni di euro di sanzioni. Passando a Venezia, il sindaco tenta la carta del ticket d'ingresso da cinque euro più un limite massimo di 25 persone alle comitive turistiche in città, vietando l'uso di megafoni e altoparlanti alle guide per contenere l'inquinamento acustico. In Laguna, ogni anno arrivano cinque milioni di turisti che generano 11 milioni di pernottamenti all'interno di un Comune con poco più di 265 mila abitanti. Ma si stima che siano almeno 25 milioni annui i visitatori mordi e fuggi, che non usufruiscono di una struttura ricettiva. I voli low cost, foraggiati dalle Regioni, riversano masse di turisti altrettanto low cost, che non si fermano nemmeno una notte in albergo. Altro che ricchezza. Spesso vengono nelle nostre città spinti solo dal prezzo stracciato del volo commenta a Panorama Franco Gattinoni, presidente della Federazione del Turismo organizzato di Confcommercio. La diffusione dei b&b è l'altra faccia del turismo di massa. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dopo lo stop a baretti e friggitorie, ha dichiarato guerra agli affitti brevi. Una task force dovrebbe stanare il sommerso, in attesa, dice, di una legge na zionale che regoli il settore. Il collega di Roma, Roberto Gualtieri, non ci prova nemmeno. Nella Capitale orde di pellegrini e turisti fai - date sciamano nelle aree della movida da Trastevere al Rione Monti a caccia di un alloggio. Il Campidoglio, al di là delle dichiarazioni, lascia fare perché l'offerta alberghiera non riuscirebbe a soddisfare la domanda dei visitatori. Il simbolo dell'overtourism è il lucchettonecontenitore che si apre con un codice e contiene le chiavi per accedere all'appartamento. Serve per risparmiare sul personale addetto al check-in. Questi orrendi arnesi infestano i centri storici. Sono agganciati ovunque, a balaustre, cancelli, inferriate, non importa se antichi di secoli. A New York chi piazza queste scatole in una proprietà comunale rischia fino a 400 dollari di multa. Le nostre città chiudono un occhio. L'assessore al Turismo di Roma, Alessandro Onorato, stima che su 35 mila annunci presenti sui siti di prenotazione, 22.800 sono attività regolari, mentre altre 12 mila siano b&b fantasma. Gli affitti brevi hanno fatto esplodere i prezzi delle locazioni con conseguenze anche sul mercato del lavoro. A Positano, ma vale lo stesso in tante località iperturistiche come Portofino, non si trovano più camerieri e cuochi perché gli stipendi non consentono di vivere nella cittadina diventata una piccola Montecarlo. La soluzione al turismo usa -e -getta è, secondo Gatti noni, un mix di tariffe giuste e programmazione dei flussi che andrebbero spalmati lungo tutto l'anno. Ma questo è possibile solo con un'azione di rilancio dell'industria del turismo che preveda anche l'ammodernamento degli alberghi. Molti risalgono agli anni Sessanta. Non bisogna puntare solo sui numeri, meglio qualche turista in meno che però spenda di più. Per Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit, l'Ente nazionale per il Turismo, bisognerebbe incentivare la diversificazione delle offerte e valorizzare le attrazioni meno conosciute. Sarebbe quindi necessaria una pianificazione per distribuire i flussi sul territorio. L' auspicio è applicare al turismo i benefici dell'intelligenza artificiale per regolare i flussi. In attesa che la politica decida sulla regolamentazione del mordi -e -fuggi, i residenti mordono davvero. E se a Tenerife scendono in piazza, a Venezia c'è chi sul vaporetto ha alzato le mani contro un turista colpevole di avergli ostruito l'ingresso.
Nessun commento:
Posta un commento