giovedì 30 maggio 2024

«Sondaggi fasulli rimonta possibile con gli indecisi»

di
Dario De Martino - Il Mattino 

Michele Santoro, ieri sera era al teatro Sannazaro per la nuova tappa del suo tour elettorale. Che sensazioni sta avvertendo dai cittadini rispetto alla sua formazione pacifista? «È una delle poche realtà che aggrega persone reali. Il resto della campagna elettorale si svolge prevalentemente in tv. E visto che noi nei Tg non ci siamo, siamo costretti ad andare ovunque sia possibile incontrare persone. Ma questo è anche molto bello e appassionante». Tante campagne elettorali a sollecitare i candidati in tv. Come si sta dall'altro lato della barricata? «Francamente non sono specializzato in campagne elettorali. Non ho mai fatto tribune politiche e mi sono continuato ad occupare di cosa interessava ai telespettatori. Gli specializzati erano Bruno Vespa e Lucia Annunziata che hanno più dimestichezza con il potere». Annunziata è candidata nel Pd insieme al suo vecchio collega Sandro Ruotolo. «Ruotolo lo conosco come un bravissimo cronista. Come politico non ne ho notizia». Gli ultimi sondaggi disponibili, però, la davano lontana dalla soglia di sbarramento del 4%. Crede di poterli ribaltare? «Bisogna capire chi li fa questi sondaggi, chi li finanzia. Report ha realizzato un servizio in cui li ha demoliti. Li sto collezionando tutti, c'è da aprire una discussione seria dopo le elezioni, soprattutto se gli esiti saranno diversi dalle previsioni».

  Pensa di recuperare consensi convincendo chi non vuole andare a votare? «Sono quelli che a me interessano di più. Uno che è convinto di votare Pd perché sicuro che Schlein lo trasformerà in un partito pacifista, fa bene a farlo e a battersi. Uno che vota M5S con convinzione, fa bene a farlo e a pretendere che la parola pace messa nel simbolo venga perseguita. Non voglio togliere voti a queste formazioni. Sono più perplesso sul trasformare la campagna elettorale in una campagna umanitaria. Io mi rivolgo soprattutto a chi non vota e se il 2% di questi andasse alle urne, sarebbe un terremoto politico». Cosa ne pensa del dibattito in corso in queste ore in Europa sull'ipotesi di dare la possibilità all'Ucraina di usare in territorio russo le armi? «È una follia assoluta. Si sta trasformando un conflitto tra due nazionalisti in una guerra mondiale». Oltre a Pace, nel nome della lista ci sono altre due parole: terra e dignità. Cosa rappresentano? «La prima priorità è la transizione ecologica. Noi proponiamo la cancellazione di 2500 miliardi di debiti che sono titoli di Stato in pancia alla Bce per accelerare la transizione ecologica e proteggere le categorie coinvolte: dagli agricoltori agli operai. Quanto alla dignità, invito Il Mattino a fare una rubrica in cui chiede ai lettori se rispetto a prima stanno meglio o stanno peggio. Emergerebbe che i cittadini sono sempre più in difficoltà. Dignità significa una casa decente, asili, scuole e ospedali all'altezza». Intanto il dibattito politico si è soffermato sul nuovo scontro di queste ore tra De Luca e Meloni. Che idea si è fatto di questa vicenda? «Ho trovato orribile il fatto che sia stata usata Caivano come spot elettorale. Sarebbe stato opportuno e di buon gusto fare quella celebrazione dopo le elezioni. Per quanto riguarda lo scontro, non mi piace il fatto che De Luca adoperi questo linguaggio plebeo. È una persona intelligente, io lo conosco da ragazzo, potrebbe farne a meno. C'è un rispetto dell'avversario che va sempre tenuto. Anche se va detto che De Luca fece quell'uscita in un contesto non pubblico. Detto ciò l'atteggiamento da bulla di Meloni, con questa scena studiata e a favore di telecamera, non è degno di un presidente del Consiglio».

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