martedì 21 maggio 2024

Vico Equense. Le marine, fra project financing, Puad, sentenze del Consiglio di Stato e sub concessioni

di Circolo Pd – Vico Equense 

Vico Equense - La linea di costa di Vico Equense regala uno degli scorci paesaggistici tra i più belli al mondo con degli elementi naturalistici eccezionali (ricordiamo in particolare la zona di tutela biologica del Banco di Santa Croce). Sulle marine della nostra città, nel raggio di una manciata di chilometri, è inoltre concentrata una ragguardevole offerta di servizi turistici e dell'ospitalità di assoluta qualità. Ristoranti che rappresentano il meglio della proposta gastronomica del territorio, stabilimenti balneari di primissimo ordine, strutture ricettive di pregio, aree parcheggi, l'approdo turistico per traghetti e aliscafi costituiscono un insieme che è senza alcun dubbio un patrimonio ragguardevole, motivo orgoglio oltre che di ricchezza ed opportunità per tutta la città. La politica, chi ha avuto ed ha responsabilità di governo in questa città, avrebbe dovuto investire energie e risorse per garantire nel contempo sia la tutela di un contesto ambientale così di pregio e sia per accompagnare uno sviluppo sostenibile delle attività economiche presenti. Invece per le marine di Vico Equense c'è stato un silenzio assordante lungo quasi venti anni. L’attuale amministrazione, al pari di quelle che l'hanno preceduta, a parte qualche sconcertante post sui social per celebrare una qualche parziale attività di pulizia dell’arenile (meno del minimo sindacale), non è stata in grado, o forse non ha voluto, esprimere alcuna politica amministrativa degna di nota. Non c'è nessun progetto d’insieme, nessuna programmazione di medio lungo termine, nessuna attività per la messa in sicurezza dei costoni o per il ripascimento della costa, nessun intervento risolutivo per le colate d’acqua che invadono la marina di Seiano durante i temporali, nessuna idea di potenziamento delle infrastrutture e nessuna prospettiva di riqualificazione del litorale.

 

Piuttosto che investire nella sicurezza si è preferito erigere e mantenere muri e mettere cancelli. A differenza di quello che è accaduto in altre realtà si è proceduto senza alcuna strategia, limitandosi a cedere quasi tutte le spiagge in sub concessione estinguendo quasi del tutto i tratti di spiaggia libera. Il risultato è che le marine delle nostre città rimangono degli elementi incompiuti e che Vico Equense è l’unico comune costiero ai cui residenti e turisti è precluso il libero accesso alle spiagge e in alcuni casi persino la vista del mare. La notizia di queste settimane è che, già dallo scorso anno, un pool di imprenditori ha presentato una proposta per l’affidamento, in regime di project financing, della concessione dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del litorale e dell’approdo turistico di Marina d’Aequa. Quando si investe sul territorio è sempre una buona notizia, specie se lo fanno delle imprese che già operano nella nostra città e che sono espressione in gran parte della imprenditoria locale. E' questa una proposta che evidenzia in maniera plastica la assoluta inconcludenza di questa amministrazione e di quelle che la hanno preceduta. L'Amministrazione ha deciso, e già questa è una notizia, di far valutare ad una commissione tecnica la proposta del progetto. Le tre domande da porre oggi alla nostra Amministrazione Comunale sono: 

1) Quale idea per le marine di Vico Equense e quali sono, se vi sono, i progetti che le riguardano?

2) Quali sono i criteri per valutare la proposta di project financing? 

3) Ha la volontà di aprire un confronto in città su questa tematica, in nome della trasparenza, vista anche la recente approvazione del PUAD, la recentissima sentenza del Consiglio di Stato sulla messa a bando delle concessioni per gli stabilimenti balneari?

Nessun commento: