venerdì 24 maggio 2024

Festa a Vico, alta cucina e sentimento

Dal 10 al 12 giugno nel borgo della penisola sorrentina torna la manifestazione dello chef Gennaro Esposito. Dai Cerea a Cuttaia, presenti più di 300 cuochi. E oltre 100mila assaggi inediti, come il calamaro non fritto e la meringa con bufala

di Anna Paola Merone - Cook, il mensile di cucina del Corriere della Sera  

Vico Equense - Festa a Vico - con i suoi piatti firmati da grandi chef Italiani e internazionali, i panorami mozzafiato, i balli, le degustazioni, le riflessioni e gli incontri - torna dal 10 al 12 giugno La XII edizione della rassegna per tre giorni invaderà le strade, i palazzi, il lungomare di Vico Equense e di Seiano, due località iconiche della Campania. Appuntamenti esclusivi e popolari, cene di gala, after party e la grande festa di paese tra le strade, le botteghe, i negozi faranno vibrare un evento che sostiene una serie di cause benefiche. Il tema di quest'anno è "C'è sentimento" e prende ispirazione dalla strofa di una canzone di Pino Daniele, Jesce Juormo: «dove tutto ha senso, c'è sentimento». Nei tre giorni della rassegna sono previste più di 50mila presenze, oltre 300 gli chef italiani ed esteri coinvolti e 100 le eccellenze enogastronomiche del nostro paese, più di 100mila le prelibatezze enogastronomiche nazionali da degustare. Qualche anticipazione? Dal calamaro non fritto alla meringa ripiena di spuma di bufala, fragole, basilico e genziana. Lo chef Gennaro Esposito, ideatore e anima dell'evento, ricorda che "Festa a Vico è nata durante una tavolata tra amici, che tornano a Vico Equense per un'esperienza che unisce sempre di più. Ormai è diventata una celebrazione della grande cucina italiana: ne ha raccontato l'evoluzione con chef e grandi artigiani del cibo." La Cena delle stelle, la Repubblica del cibo, Il Cammino di Seiano i titoli degli eventi clou. L'apertura della rassegna è nello storico ristorante "Pizza a Metro", dove si svolgerà la cena di gala benefica di Festa a Vico, pensata con un format inedito, che punta a sostenere la candidatura della cucina italiana patrimonio immateriale dell'Unesco. Un parterre di chef internazionali interverrà misurandosi con ingredienti italiani per proporre piatti mai offerti prima.

  Tra gli stranieri, Narda Lepes, miglior chef donna dell'America Latina nel 2020 secondo la 50 Best Restaurants, Christophe Pelé, chef executive del due stelle Michelin «le Clarence» di Parigi, Antonio Iacoviello, head chef di «Gucci Osteria» a Tokyo (una stella Michelin), il maestro del sushi Katsu Nakaji, titolare del ristorante due stelle Michelin Hatsune Sushi di Tokyo, e Alvaro Clavijo de «El Chato», secondo nella Latin America's 50 Best Restaurants e trentatresimo nella 50 Best World. Tra i tanti italiani, Pino Cuttaia, due stelle Michelin a "La Madia" (Licata), e i fratelli Chicco e Bobo Cerea, tre stelle Michelin con "Da Vittorio" a Brusaporto (Bergamo) e sette complessivamente nei loro ristoranti nel mondo. La Repubblica del Cibo è il momento più pop della festa: oltre 12mila persone si riverseranno tra le vie e le piazze di Vico, alla ricerca delle prelibatezze che oltre 150 cuochi, provenienti da tutta Itala, prepareranno nelle loro postazioni ricavate nei portoni, nei negozi e nei laboratori della città. Riflettori accesi su "Una Promessa è una promessa": intorno e dentro la "Torre del Saracino", il ristorante di Esposito, 15 tra i più promettenti giovani chef della cucina italiana proporranno i loro piatti più rappresentativi. Chiusura con il Cammino di Seiano dove, nello scenario della Marina, oltre 75 chef stellati cucineranno in strada per oltre un migliao di persone. A conclusione il Dessert Storm, 50 maestri pasticceri scateneranno una tempesta di dolci. Come sempre l'intero incasso della manifestazione - i ticket di ingresso ai diversi appuntamenti, fra cui quelli dedicati al vino, al cocktail, alla musica e a molti after party - è interamente a favore di progetti di una serie di associazioni seleziote. Per informazioni: festavico.com

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