mercoledì 5 marzo 2025

L'Asl Na 3 insiste e chiede risarcimento di 88 milioni

Ospedale Penisola sorrentina, ricorso al Consiglio di Stato contro il Comune di Sant'Agnello 

di Fabrizio Geremicca - Il Corriere del Mezzogiorno 

Sant'Agnello - Due mesi fa il Tar aveva detto no, ma l' Asl Napoli 3 non si arrende. Chiede dunque al Consiglio di Stato di stabilire che ha diritto ad 88 milioni di risarcimento dal Comune di Sant'Agnello. La vicenda è quella del nuovo ospedale della penisola sorrentina, finanziato dallo Stato per oltre 80 milioni. De Luca, l'Asl e molti sindaci lo vogliono. La maggioranza in consiglio comunale che fa riferimento al cardiologo Antonino Coppola, primo cittadino di Sant'Agnello, aveva però bocciato la variante al piano regolatore necessaria a costruire il nosocomio nell'area oggi occupata dal distretto sanitario. Il 30 dicembre il Tar aveva annullato la delibera del consiglio comunale ed aveva stabilito che il Comune avrebbe dovuto esprimere il suo no alla variante al prg nella conferenza dei servizi. Il che accadrà nei prossimi mesi. Aveva poi respinto la richiesta di risarcimento dell'Asl. Giuseppe Russo, il direttore generale dell'azienda, ha ora conferito mandato all'avvocato Arturo Testa di impugnare la sentenza, in relazione al mancato riconoscimento del danno. La tesi è che la variante al piano regolatore generale fosse insita nel provvedimento con il quale il Comune nel 2022 - sindaco era all'epoca il medico Piergiorgio Sagristani - aveva approvato il progetto generale dell'ospedale ed aveva dichiarato l'opera di interesse pubblico.


 

Quanto alla quantificazione del danno, l'avvocato Testa, nelle 28 pagine dell'appello, snocciola cifre a sei zeri, che spaziano dai costi della progettazione a quelli dei saggi geologici, fino all'ammontare del finanziamento statale. Il sindaco Coppola ritiene che la sede prescelta per il nuovo ospedale è sbagliatissima, perché già congestionata dal traffico e con forte impatto sulla qualità ambientale (si prevede tra l'altro un maxi parcheggio sotto un agrumeto storico) e sulla vivibilità del suo Comune, commenta: «Questo ricorso è irrituale, dopo che l' Asl e la Regione avevano esultato per la sentenza del Tar. Esultanza peraltro che era frutto di una lettura affrettata della stessa sentenza. Il ricorso per me è una sorpresa e magari qualcuno potrebbe anche interpretarlo come uno strumento di pressione nei confronti miei e della giunta. Constato - prosegue - che prevale la volontà di imporre una scelta sbagliata, laddove sarebbe meglio confrontarsi e discutere. L'amministrazione comunale aveva proposto siti alternativi nell'ambito dello stesso Comune, ma non ha mai ricevuto risposta». E conclude: «Sono un medico ospedaliero in aspettativa e so bene che il problema vero della sanità in penisola sorrentina è quello della mancanza dei medici. Il nuovo reparto di Rianimazione a Sorrento, per esempio, è rimasto chiuso per un anno e mezzo, già pronto, prima della inaugurazione. L'ospedale di Vico Equense, oggi depotenziato, potrebbe irrobustire la rete sanitaria del territorio con personale qualificato e macchinari di ultima generazione».

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