Sant'Agnello - Nell’attesa di svolgere la conferenza dei servizi, come prescritto dal Tar Campania, per la vicenda del progetto dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, è piombato come un fulmine a ciel sereno la notizia del ricorso al Consiglio di Stato da parte dell’Asl Napoli 3 Sud, a firma dell’Avvocato Arturo Testa, relativamente al mancato riconoscimento dei danni rivendicati dall’Azienda a seguito della decisione adottata dal Consiglio Comunale nel settembre 2023. Un appello che impugna la sentenza del Tar Campania e che chiama in causa l’Amministrazione di Sant’Agnello e congiuntamente gli altri Comuni della Penisola e Positano e la Regione Campania “…nella parte in cui ha rigettato la richiesta di risarcimento dei danni subiti e subendi da parte della ASL Napoli 3 Sud“. L’Asl invoca pertanto la legittimità della richiesta di risarcimento di 88 milioni di euro da parte dell’Amministrazione del sindaco Antonino Coppola articolando minuziosamente l’iter seguito e dettagliando i costi sostenuti, chiarendo che “… le spese per gli studi in questione non sono affatto “inopinatamente computate”, come erroneamente indicato dalla sentenza, ma sono il risultato di approfondimenti tecnici indispensabili, commissionati e avviati prima dell’adozione del provvedimento comunale oggetto di impugnazione“. Al di là di quello che sarà l’esito della conferenza dei servizi e quindi del prosieguo o meno dell’iter progettuale del nuovo ospedale, la questione del risarcimento che si riteneva esaurita (e vinta dall’amministrazione) si riapre con una dovizia di particolari tecnico-legali che non possono essere sottovalutati dalla maggioranza che amministra il comune di Sant’Agnello. (di Politica in Penisola)
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