Vico Equense - “Da qualche settimana da quando la Chiesa locale ha preso posizione sulla situazione gravissima dell'ospedale di Vico e del pronto soccorso ho deciso come cattolico di partecipare ad una assemblea su questa tematica del Comitato Tutela dei cittadini.” A dirlo è Salvatore Buonocore, rientrato a Moiano, il suo paese nativo, dopo circa 10 anni. In passato è stato responsabile anche di progetti realizzati nei paesi poveri con la Comunità Papa Giovanni XXIII, segnalandoci questo articolo pubblicato su Avvenire (clicca qui). “Ho portato il mio contributo – continua - chiedendo a tutti i partecipanti di essere in piazza Siani ogni sabato mattina per mantenere alta l'attenzione e offrire il proprio corpo come segno visibile di una situazione non più rimandabile. Sabato scorso tra le persone convenute c'è stata la partecipazione del sindaco Aiello che ha dialogato con noi apportando il suo contributo. Ora la Chiesa locale – aggiunge - sicuramente prenderà visione del nostro impegno e allora tutto può prendere una strada diversa. Nella Terra dei Fuochi solo con l'impegno della Chiesa si sono raggiunti dei risultati. Ora mi chiedo: è possibile aprire in Iraq un pronto soccorso con un progetto di cooperazione pubblico privato e a Vico no? Lo chiedo a chi può aiutarmi. Da cattolico di strada non me la sento di essere distante da questo impegno” conclude Salvatore Buonocore.
Nessun commento:
Posta un commento