giovedì 14 agosto 2025

Asl, prevenzione a tappeto contro l'incubo West Nile

Giuseppe Russo
L'ALLARME 

di Fiorangela d'Amora - Il Mattino

West Nile: 35 casi da Nola a Castellammare, l'Asl Napoli 3 Sud avvia una campagna di disinfestazione straordinaria. L'azienda diretta da Giuseppe Russo, manager confermato pochi giorni fa per altri 5 anni dal governatore Vincenzo De Luca, ha disposto una prevenzione a tappeto nei 57 comuni di competenza. Un'attività che si aggiunge al monitoraggio dell'andamento della malattia che in Campania ha registrato già 8 vittime, di cui una afferente al territorio della Napoli 3Sud. Il 20 luglio scorso presso l'Ospedale del Mare un uomo di Pomigliano d'Arco ha perso la vita per il peggiorarsi delle sue patologie che si sono unite all'infezione da West Nile. I TEST «Il dipartimento di prevenzione aziendale, effettuando la sorveglianza territoriale raccoglie informazioni sull'andamento della malattia - fa sapere Russo - attraverso l'utilizzo di trappole per le zanzare per verificare se il virus è presente sul territorio ed effettuando specifiche disinfestazioni; l'esecuzione di test diagnostici sui cavalli perché, come l'uomo, sono sensibili alla malattia; test sugli uccelli, sia vivi che morti per verificare in anticipo la circolazione dell'agente patogeno». I numeri ad oggi parlano di 35 pazienti colpiti da West Nile, circa la metà sono ricoverati negli ospedali dell'azienda sanitaria. I casi più frequenti nel napoletano, con Saviano e Marigliano maglia nera con 4 pazienti colpiti, la metà ricoverati presso l'ospedale di Nola. Due i casi accertati nei comuni di Volla, Roccarainola, Ottaviano, Pomigliano d'Arco, Sant'Anastasia due pazienti di San Paolo Belsito che ad inizio agosto hanno avuto febbre e rush cutaneo, ed erano di rientro da un viaggio in Francia, dove probabilmente sono stati punti.
  Infine un solo caso accertato nei comuni di: Ercolano, Pimonte, Portici, Castellammare, Boscoreale, Somma Vesuviana, San Giuseppe Vesuviano, Casterl Volturno, Pollena, Cicciano, Terzigno, San Sebastiano al Vesuvio. Ancora 3 casi nella città di Nola dove si trova l'ospedale della Napoli 3Sud che ospita il maggiore numero di pazienti ricoverati. Due casi sono stati diagnosticati presso il San Leonardo di Castellammare, e si riferiscono al paziente stabiese e quello proveniente dai Monti Lattari. Gli altri si trovano presso il Cotugno, Ospedale del Mare, 12 non necessitavano di ricovero. 

LA TRASMISSIONE 

Alla luce di questi dati l'azienda sanitaria Napoli3 Sud specifica come la West Nile sia diventata, «a causa della globalizzazione, i cambiamenti climatici, l'urbanizzazione e le rotte migratorie degli uccelli, una malattia endemica in Italia, ovvero, stabilmente presente con casi che si verificano regolarmente, specialmente durante i mesi estivi. Il virus - chiarisce l'Asl - viene trasmesso all'uomo attraverso zanzare del genere culex che si infettano pungendo uccelli, principale serbatoio del virus. La malattia non è trasmissibile da uomo a uomo». Nei 35 casi accertati la maggior parte delle persone non presenta sintomi (circa l'80%). In altri casi, i sintomi possono variare da febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, a manifestazioni più gravi come encefalite o meningite, che possono causare febbre alta, mal di testa, torcicollo, confusione, tremori, convulsioni, debolezza muscolare, perdita della vista, intorpidimento e paralisi. «Ad oggi non esiste un vaccino per l'uomo contro il virus e, per tale motivo,- prosegue la direzione sanitaria - la prevenzione è l'unica arma vincente per far fronte alla malattia». Per questo la disinfestazione, che si andrà ad aggiungere a quelle già programmate dai comuni in questo periodo, ha un significato particolarmente importante sotto il profilo della prevenzione.

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