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| Giuseppe Russo |
di Fiorangela d'Amora - Il Mattino
West Nile: 35
casi da Nola a Castellammare, l'Asl Napoli 3
Sud avvia una campagna di disinfestazione
straordinaria.
L'azienda diretta da Giuseppe Russo, manager
confermato pochi giorni fa per altri 5 anni dal
governatore Vincenzo De Luca, ha disposto
una prevenzione a tappeto nei 57 comuni di
competenza.
Un'attività che si aggiunge al monitoraggio
dell'andamento della malattia che in
Campania ha registrato già 8 vittime, di cui
una afferente al territorio della Napoli 3Sud.
Il 20 luglio scorso presso l'Ospedale del Mare
un uomo di Pomigliano d'Arco ha perso la vita
per il peggiorarsi delle sue patologie che si
sono unite all'infezione da West Nile.
I TEST «Il dipartimento di prevenzione
aziendale, effettuando la sorveglianza
territoriale raccoglie informazioni
sull'andamento della malattia - fa sapere
Russo - attraverso l'utilizzo di trappole per le
zanzare per verificare se il virus è presente
sul territorio ed effettuando specifiche
disinfestazioni; l'esecuzione di test diagnostici
sui cavalli perché, come l'uomo, sono sensibili
alla malattia; test sugli uccelli, sia vivi che
morti per verificare in anticipo la circolazione
dell'agente patogeno».
I numeri ad oggi parlano di 35 pazienti colpiti
da West Nile, circa la metà sono ricoverati
negli ospedali dell'azienda sanitaria.
I casi più frequenti nel napoletano, con
Saviano e Marigliano maglia nera con 4
pazienti colpiti, la metà ricoverati presso
l'ospedale di Nola.
Due i casi accertati nei comuni di Volla,
Roccarainola, Ottaviano, Pomigliano d'Arco,
Sant'Anastasia due pazienti di San Paolo
Belsito che ad inizio agosto hanno avuto
febbre e rush cutaneo, ed erano di rientro da
un viaggio in Francia, dove probabilmente
sono stati punti.
Infine un solo caso accertato nei comuni di:
Ercolano, Pimonte, Portici, Castellammare,
Boscoreale, Somma Vesuviana, San Giuseppe
Vesuviano, Casterl Volturno, Pollena, Cicciano,
Terzigno, San Sebastiano al Vesuvio.
Ancora 3 casi nella città di Nola dove si trova
l'ospedale della Napoli 3Sud che ospita il
maggiore numero di pazienti ricoverati.
Due casi sono stati diagnosticati presso il San
Leonardo di Castellammare, e si riferiscono al
paziente stabiese e quello proveniente dai
Monti Lattari.
Gli altri si trovano presso il Cotugno, Ospedale
del Mare, 12 non necessitavano di ricovero.
LA TRASMISSIONE
Alla luce di questi dati
l'azienda sanitaria Napoli3 Sud specifica come
la West Nile sia diventata, «a causa della
globalizzazione, i cambiamenti climatici,
l'urbanizzazione e le rotte migratorie degli
uccelli, una malattia endemica in Italia,
ovvero, stabilmente presente con casi che si
verificano regolarmente, specialmente
durante i mesi estivi.
Il virus - chiarisce l'Asl - viene trasmesso
all'uomo attraverso zanzare del genere culex
che si infettano pungendo uccelli, principale
serbatoio del virus.
La malattia non è trasmissibile da uomo a
uomo».
Nei 35 casi accertati la maggior parte delle
persone non presenta sintomi (circa l'80%).
In altri casi, i sintomi possono variare da
febbre, mal di testa, dolori muscolari e
articolari, a manifestazioni più gravi come
encefalite o meningite, che possono causare
febbre alta, mal di testa, torcicollo,
confusione, tremori, convulsioni, debolezza
muscolare, perdita della vista, intorpidimento
e paralisi.
«Ad oggi non esiste un vaccino per l'uomo
contro il virus e, per tale motivo,- prosegue la
direzione sanitaria - la prevenzione è l'unica
arma vincente per far fronte alla malattia».
Per questo la disinfestazione, che si andrà ad
aggiungere a quelle già programmate dai
comuni in questo periodo, ha un significato
particolarmente importante sotto il profilo
della prevenzione.

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