Ordinanza del sindaco: «Le norme non ridurranno i posti disponibili»
di Francesco Parrella - Corriere del Mezzogiorno
Portare anche solo a spasso il cane o qualsiasi altro animale in spiaggia a Positano non sarà più possibile. Neanche se munito di guinzaglio o museruola. Lo stabilisce un'ordinanza del Comune, esecutiva da martedì scorso, che disciplina le aree demaniali destinate alla balneazione. Il divieto riguarda sia le spiagge libere che gli arenili. Il provvedimento vieta anche l'uso delle radioline, dalle 13 alle 16, al fine di non disturbare il riposo dei bagnanti, o la possibilità di giocare a pallone, a pallavolo o a bocce, tutte attività che potrebbero turbare la quiete dei luoghi. L'ordinanza conferma inoltre il divieto, già in vigore da diversi anni nella perla della Costiera amalfitana, per i venditori ambulanti e per coloro che offrono servizi tipo massaggi, di esercitare tali attività, sempre per garantire serenità e tranquillità a chi vuole godersi il mare e la spiaggia senza scocciature. Sul divieto di portare animali in spiaggia il sindaco Giuseppe Guida premette: «A Positano amiamo gli animali, ma bisogna coniugare il piacere di chi vuole portarsi il cane al mare con chi invece non condivide questo piacere. E' un'ordinanza - poi spiega - che rimanda alla normativa regionale, che prevede la possibilità di individuare delle aree ben precise all'interno degli arenili e delle spiagge libere dove fornire adeguati servizi per l'accesso anche degli animali. Appena approveremo il Piano per l'utilizzazione delle aree del Demanio marittimo, dopo che in Regione è stato già approvato quello di utilizzo delle aree demaniali, definiremo le varie azioni da adottare su questa materia, in modo che vi siano spazi per gli animali sulle nostre spiagge».
Dal divieto sono esclusi i cani di salvataggio al guinzaglio accompagnati da un conduttore munito di brevetto, i cani da guida per i non vedenti, e i cani adibiti a servizio di guardia. L'ordinanza stabilisce anche il divieto di accendere falò o di occupare con ombrelloni, sdraio, sedie, sgabelli o teli, la fascia di spiaggia di 5 metri dalla battigia, per la spiaggia Grande, e di 3 metri per le altre spiagge. «Non credo - spiega il sindaco - che i 5 metri dalla battigia da lasciare liberi siano troppi, dubito che si riduca il numero dei posti disponibili negli arenili. Il divieto - aggiunge - è sostenibile con le attività imprenditoriali che operano nei lidi senza che via sia il rischio di un aumento delle tariffe di accesso. E poi a Positano abbiamo da una quindicina d'anni un lido solo per i residenti, proprio per garantire loro la possibilità di andare a mare in maniera del tutto gratuita». Anche quest'anno il Comune, dice il sindaco, prorogherà con un provvedimento di Giunta la stagione balneare fino ai primi giorni di novembre. L'ipotesi, tra l'altro, è già contemplata in quest'ordinanza di martedì scorso. Quanto ai numeri sui flussi turistici della stagione in corso, Guida afferma che «dai dati che arrivano dalla tassa di soggiorno siamo in linea con i flussi che si sono registrati lo scorso anno. Sicuramente viviamo un momento di maggiore tranquillità dopo che negli anni post-Covid siamo stati assaliti, un po' come tutte le località ad alta vocazione turistica, da un turismo di giornata che ha creato non pochi problemi. Quest'anno per fortuna è andata meglio, anche se noi soffriamo molto quelli che sono gli sbarchi via mare. Tant'è che abbiamo intavolato una discussione con la Regione, per far sì che anche i Comuni costieri possano avere voce in merito all'approvazione del Piano accosti, purtroppo però continuiamo a subire l'approvazione di questo Piano senza la possibilità di interloquire su questa materia e poter dire la nostra»

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