martedì 12 agosto 2025

Caos mobilità in penisola

«Limite ai bus di 54 posti» Il sindaco di Sant'Agnello, Antonino Coppola, dopo il summit in Prefettura: «Le targhe alterne furono un flop, ora va attuato il piano urbano di mobilità»

di Mauro De Riso - Metropolis

Penisola sorrentina - Il punto di partenza, più che l'ennesimo vertice, è un metodo: pianificare, condividere, attuare. In una penisola sorrentina dove la pressione dei flussi convive con le esigenze dei residenti, la chiave è riportare la discussione sul terreno dei Piani urbani della mobilità (Pum), uno per ogni Comune, coordinati tra loro e coerenti con il Pums della Città metropolitana. È la bussola indicata dal sindaco di Sant'Agnello, Antonino Coppola: «C'è l'obbligo di predisporre - e a Sant'Agnello l'abbiamo fatto - e attuare il Pum, uno strumento strategico che serve proprio a stabilire gli interventi necessari per rendere la mobilità più sostenibile, più sicura e accessibile a tutti». L'orizzonte è quello dell'interesse generale, al di sopra delle singole convenienze. Sul tavolo restano i nodi storici: infrastrutture, trasporto pubblico, gestione degli accessi. Ma la cronaca dell'ultimo confronto istituzionale lascia poco spazio alle aspettative di svolta. Una convocazione, «voluta da alcune associazioni del settore turistico, arrivata il giorno prima per il giorno dopo», sottolinea Coppola, con «alcune assenze che hanno pesato negativamente come anche i mancati inviti ad Anas, polizia stradale e il Comune di Castellammare di Stabia che riteniamo fondamentale». Secondo il sindaco Antonino Coppola, «non è emerso nulla di concreto o risolutivo».

 

Sul fronte del trasporto pubblico locale la fotografia resta severa: «Siamo a un livello inaccettabile» afferma il sindaco di Sant'Agnello. Di qui il ridimensionamento della suggestione ferroviaria a frequenza metropolitana: «È emerso chiaramente che la proposta di una sorta di metropolitana, un treno che colleghi ogni 15 minuti Sorrento e Castellammare è al momento inattuabile, sia per mancanza di vagoni ferroviari sia per altri problemi». Accanto alla dimensione infrastrutturale c'è quella regolatoria, dove interessi diversi spingono in direzioni opposte: «Lascia comunque perplessi che alcune tra le associazioni che si fanno promotrici del tavolo e di iniziative per arginare il fenomeno della congestione stradale abbiamo chiesto a più riprese più licenze per ncc e una tra le associazioni invitate abbia manifestato perplessità riguardo la limitazione dei bus a 54 posti. Bisognerebbe guardare all'interesse generale e non particolare. È evidente invece che gli interessi sono tanti e purtroppo diversificati, gli stessi che in passato hanno portato al provvedimento, rivelatosi un flop totale delle targhe alterne» con «mille deroghe». Dal lato comunale, Sant'Agnello indica misure già in campo e altre da condividere: «L'anno scorso abbiamo predisposto il divieto di circolazione, ancora in vigore, per determinati mezzi pesanti. Non è poi attuato, invece, il senso unico in direzione Sorrento con la deviazione su Nastro Verde». E rilancia una traccia per il 2026: «Chiederemo di ripartire da qui, dalla limitazione dei bus a 54 posti per il 2026, troppo ingombranti per le nostre strade, e da una regolamentazione comune del carico e scarico merci. Comunque, evidentemente, questo non basta».

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