Cinquantamila metri quadri di litorale con docce e servizi, altri 30mila nel 2026: è un boom per il lungomare. Il sindaco Vicinanza: " È la risposta al caro-lidi, noi garantiamo un diritto"
di Mariella Parmendola - La Repubblica Napoli
Castellammare di Stabia - Hanno comprato un carrello con le rotelle. Dentro c'è spazio per l'ombrellone, due sedie e le borse del mare. Una famiglia di francesi, genitori e tre figli, arriva in spiaggia portando nel carrello azzurro tutto quello che serve per una giornata al mare. Non sono i soli turisti stranieri che scelgono la spiaggia libera di Castellammare di Stabia. Più di 50 mila metri quadrati, attrezzati con docce e servizi. «Dall'albergo di fronte vengono di mattina, a pranzo risalgono lasciando il telo sul lettino», racconta Giovanni Spagnuolo presidente della Lega Navale. «Io no. Porto la sedia da casa, perché con mia moglie ci troviamo meglio. Veniamo ogni giorno, stiamo benissimo in riva al mare. Passa una signora che vende spighe, sono buone. Si sta creando un'economia», continua Spagnuolo, anestesista all'ospedale di Sorrento e in passato assessore all'Ambiente. Famiglie con bambini e anziani affollano la spiaggia anche ieri mattina, dopo una notte di temporali e qualche nuvola, che a tratti copre il sole.
A riva due suore si immergono in acqua senza togliere la tonaca, bianca a strisce blu, dell'ordine di Madre Teresa di Calcutta. Accompagnano un gruppo di giovani disabili, che camminano su passerelle studiate per chi si muove in sedia a rotelle. Due ragazze sono sedute sulla sabbia a chiacchierare. «È la prima volta che veniamo, finora eravamo un po' scettiche», dice Maria, studentessa universitaria, abita in centro. In spiaggia sul lungomare arriva a piedi, «dieci minuti da casa mia», precisa. «Dopo una vacanza all'estero bisogna risparmiare. L'acqua non è limpidissima dopo la pioggia, ma torneremo», aggiunge Anna, l'amica sul telo vicino. Un dipendente di una pizzeria del lungomare prende le ordinazioni delle pizze, «a volte me la faccio arrivare sotto l'ombrellone. Arriva calda, ma non è questa la cosa che più mi emoziona», spiega Antonio, pensionato di 75 anni. «Sul lungomare in spiaggia mi portava mia madre quando ero piccolo, ci sono tornato quest'estate dopo che per anni avevo rinunciato al mare», spiega. In un primo bilancio dell'estate 2025 tracciato dal sindaco Luigi Vicinanza questo è l'aspetto fondamentale: «Il mare è di tutti, la città ha recuperato un rapporto interrotto per un cinquantennio», spiega. Vicinanza è stato più volte in spiaggia in questo mese d'agosto, anche ieri. «Il modello Castellammare è la risposta al caro lidi - spiega il sindaco-. Il mare è un diritto che va garantito a tutti, soprattutto con questo caldo torrido». Ai racconti del padre di mezzo secolo fa torna anche Johnny De Meo, presidente dell'associazione commercianti: «Mi emozionano le persone in mare, le avevo viste solo in foto. Non ci credevo. Non pensavo di vedere la spiaggia tanto affollata a un anno dal ritorno alla balneabilità. Si recupera un rapporto tra il mare e la città, che in poche località esiste». Due gli esempi: «Ho amici che fanno il bagno la mattina prima di andare al lavoro, altri dopo la corsa in villa comunale». Poi c'è la ricaduta sull'economia: «Al momento ne colgono gli effetti positivi bar e ristoranti sul lungomare. Nei prossimi anni ci sarà un riscontro sullo shopping. Diversi gli aspetti da migliorare nei servizi e nell'organizzazione, ma è un buon inizio». Si aspetta nuove regole nella gestione di lettini e più strutture sportive Vincenzo Parmendola, proprietario dell'Hotel Stabia con le camere del suo albergo vista mare. «Finalmente non abbiamo più recensioni negative per il mare inquinato. Ai turisti la nostra spiaggia piace», spiega l'imprenditore. Che si aspetta per il 2026 «un miglioramento sulla gestione dei servizi per evitare che lo spontaneismo porti caos. Controllare il percorso, evitare furti, è essenziale». Vorrebbe dei semplici gonfiabili a mare Valeria, insegnante con due bambini piccoli. «Basta poco, creare una zona con scivoli e piscine acquatici. Arriverebbero molti più bambini». Il sindaco Vicinanza ascolta tutti. Poi risponde: «Abbiamo ancora tanto da fare. Nel 2026 dobbiamo attrezzare il tratto di via De Gasperi. Altri 30 mila metri quadrati di spiaggia pubblica, dove oggi si stanno realizzando interventi alle scogliere. Servono più servizi ovunque, andremo avanti. Raccogliamo i risultati del lavoro di dieci anni di disinquinamento della Regione».

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