di Alessio Gemma - La Repubblica Napoli
Le liste nel cassetto di Vincenzo De Luca sono
due: "A testa alta", il nuovo simbolo che
prende il posto di "De Luca presidente", e la
vecchia "Campania libera".
Due formazioni, già riempite di candidati, a
cui il governatore non vuole rinunciare.
Perché l'ha spiegato a inizio agosto:
«L'obiettivo è avere più consiglieri eletti
possibili a garanzia dell'attuazione del nostro
programma».
Ma per il Pd, l'M5S e il candidato ai nastri di
partenza Roberto Fico, a De Luca spetterà una
sola lista.
Ed è uno dei fronti aperti prima ancora
dell'ufficializzazione di Fico candidato del
centrosinistra con l'arrivo del leader 5 Stelle
Giuseppe Conte ai primi di settembre.
Mercoledì - il giorno dopo la mediazione della
leader Pd Elly Schlein che ha aperto le porte
della segreteria regionale a Piero De Luca, il
figlio del presidente, sbloccando così la corsa
di Fico - si sono visti a Palazzo Santa Lucia, De
Luca jr, il capogruppo dem Mario Casillo, il
capo della segreteria del governatore Nello
Mastursi.
Primi incontri per organizzare il congresso
regionale.
E a chi ha sollevato dubbi sulla presenza delle
due liste, è stato risposto: «Andiamo avanti
con due».
Su Caserta e Salerno, De Luca avrebbe le
maggiori difficoltà a comprimere in un solo
elenco i suoi candidati.
Tra i deluchiani c'è chi cerca riparo altrove.
Tra i maggiori indiziati il napoletano Giovanni
Porcelli, dato in contatto col Pd, che avrebbe
confidato ai suoi: «Ricevo sollecitazioni ma
perché vogliono rafforzare le altre liste, Pd in
testa».
Ora che il figlio Piero avrà le redini da
segretario regionale della lista dem, si teme
che i deluchiani possano transitare dalle
civiche del presidente alla formazione Pd.
Intanto oggi è attesa la diretta facebook del
venerdì di De Luca.
Cosa dirà dell'accordo chiuso martedì che
prevede il figlio segretario regionale e Fico
candidato?
È sempre stato l'ex presidente della Camera il
nome meno gradito al governatore: oggetto di
improperi, pur senza mai nominarlo.
Si ricorda il vertice di ottobre per dare il via
alla legge sul terzo mandato quando De Luca
disse ai suoi: «So che bruciate dall'ansia di
avere come guida e profeta Fico, ma non
posso accontentarvi».
E ora?
Dal suo staff scommettono che non ci sarà
benedizione di Fico ma De Luca ribadirà i suoi
dubbi pretendendo garanzie sul programma.
Un modo per allungare la sua ombra sul futuro
presidente.
Sul patto De Luca jr segretario dem e Fico
candidato presidente, la destra va all'attacco.
«Vergognoso accordo che conferma la natura
feudale e affaristica della coalizione
"pappaFico"», dice Severino Nappi della Lega.
C'è fibrillazione nel Pd sui futuri assetti del
partito.
Per convincere i fedelissimi di Schlein, Sandro
Ruotolo e Marco Sarracino ad accettare De
Luca jr segretario, sono stati fissati già i
congressi provinciali a dicembre per dare in
cambio all'area Schlein le segreterie delle
federazioni di Napoli e Caserta.
A Napoli il segretario attuale è il bonacciniano
Giuseppe Annunziata che scadrebbe tra più di
un anno.
I bonacciniani si aspettavano tempi più lunghi
per i congressi provinciali.
Valutano una candidatura contro l'area
Schlein, magari lo stesso Annunziata.
Che fa parte del gruppo di Mario Casillo,
primatista di voti in provincia, uno che
dovrebbe sostenere la candidata donna al
consiglio regionale di Schlein aspirando a un
posto nella futura giunta.
Congressi provinciali a dicembre nei giorni in
cui si sceglieranno gli assessori.
Occhio agli incroci.

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