martedì 19 agosto 2025

Massa Lubrense. Rifiuti sulla spiaggia, l'area marina protetta assediata dagli incivili

Ieri il nuovo intervento di bonifica rimosso un quintale di immondizia 

L'AMBIENTE 

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino

Massa Lubrense - Cumuli di rifiuti abbandonati ovunque e anche sacchi colmi di spazzatura pronti per essere portati via ma lasciati in spiaggia. È il desolante scenario apparso in questi giorni di Ferragosto ai frequentatori del suggestivo fiordo di Crapolla, la piccola baia che sorge lungo i venti chilometri di costa di Massa Lubrense e che ricade in zona «B» dell'Area marina protetta di Punta Campanella e per questo sottoposta alla disciplina prevista per le «riserve generali», con precise limitazioni alla navigazione ed all'ancoraggio. E pensare che appena l'8 agosto, era stata effettuata una operazione di bonifica, con la rimozione di diversi quintali di materiali di varia natura. «Dopo l'ultima pulizia, alcuni punti della spiaggia sono stati nuovamente insudiciati da persone senza rispetto che hanno lasciato immondizia e buste di plastica senza riportarle indietro - tuona il presidente del Parco, Lucio Cacace -. Un comportamento intollerabile e ingiustificabile». Vertici dell'Amp che invitano chi raggiunge il litorale della penisola sorrentina a rispettare il mare, l'ambiente e siti di pregio come Crapolla. 

LA BONIFICA 

Nel frattempo, ieri mattina, è stato eseguito un nuovo intervento per la rimozione dei rifiuti dal caratteristico borgo marinaro che ha visto impegnati gli addetti dell'Area marina protetta, il personale dell'ufficio Ambiente del Comune di Massa Lubrense e gli operatori di Penisolaverde spa, che hanno provveduto a raccogliere i residui di bivacchi e le buste lasciate nella baia dai maleducati. Chili e chili di rifiuti, perlopiù resti di cibo, ma anche tanta plastica che se fosse finita in acqua avrebbe compromesso per decenni il delicato ecosistema marino della zona.

 

Il tutto riposto all'interno di una decina di grossi sacchi e portato via in barca prima di essere avviato correttamente a smaltimento. «La misura è colma, non è possibile intervenire continuamente per ripulire il fiordo perché ci sono bagnanti poco sensibili e attenti all'ambiente - il monito del presidente Cacace -. Chiediamo il supporto dell'associazione Torca-Crapolla e dei frequentatori del sito per individuare, fotografare e denunciare chi commette questi atti così incivili». Residenti che vedono come un affronto alle bellezze della Costiera l'abbandono di rifiuti in una delle spiagge più suggestive del comprensorio sorrentino, che si trova nella caratteristica insenatura naturale che si apre a poca distanza dall'arcipelago de Li Galli e dagli isolotti de l'Isca e di Vetara. Nell'incantevole borgo marinaro, ancora oggi utilizzato da diversi pescatori della frazione di Torca come base di partenza e di ricovero per le uscite in mare, si notano svariati resti di costruzioni romane, come le cisterne per la raccolta delle acque piovane. Sulla spiaggia, invece, sorgono i caratteristici «monazzeni» utilizzati come magazzini dai pescatori. Una insenatura da tutelare a tutti i costi, insomma. 

I DIPORTISTI 

Anche per questo ogni anno l'Area marina protetta di Punta Campanella piazza all'ingresso del fiordo un cordone di boe per impedire la navigazione fino a riva. Non mancano, comunque, le violazioni da parte di diportisti incuranti delle regole. Per chi va in barca e vuole rispettare la ricca biodiversità della zona, è stato predisposto un piccolo campo boe con sette gavitelli dove è possibile ormeggiare pagando una tariffa oraria senza gettare l'ancora e danneggiare i fondali. Con l'accesso precluso alle barche la spiaggia può essere raggiunta solo utilizzando una lunga scalinata in pietra ritagliata nel costone roccioso formata da ben 700 gradini. Nonostante ciò Crapolla rimane uno dei tratti di litorale più amati dai bagnanti, peccato che non tutti lo rispettino come si dovrebbe.


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