domenica 24 agosto 2025

Pd, entro 48 ore il via al congresso Fico: bene Tridico

IL CENTROSINISTRA 

di Adolfo Pappalardo - Il Mattino

Napoli - Entro 48 ore dovrebbe esserci il via libera al congresso dem. A darlo il commissario regionale del Pd Antonio Misiani che tra domani e martedì dovrebbe incontrare a Napoli i segretari provinciali. Da qui in poi, al netto dei malumori della sinistra dem per l'investitura di Piero De Luca, ci sarà l'ufficialità per la candidatura a governatore di Roberto Fico. Un altro nome grillino, per l'asse Pd-M5s, dopo Tridico in Calabria. «È una persona competente, seria, una persona perbene. Ama profondamente la sua terra e sono certo che metterà tutto l'impegno e la passione civile che lo contraddistinguono al servizio dei calabresi e della Calabria. Si è sempre speso - dice Fico riferendosi proprio a Tridico - per una società più giusta, per un lavoro più dignitoso, per i diritti, per una crescita sostenibile. È tempo di una svolta per la Calabria e con Pasquale e il Movimento 5 Stelle si potranno scrivere nuove pagine per questa straordinaria regione. È dal rilancio del Mezzogiorno che deve ripartire il nostro Paese». 

IL RISIKO 

Democrat delusi e consiglieri deluchiani sono in ansia. Il ritorno post ferragosto per molti nel centrosinistra può essere angosciante. Specie se è stato già abbozzato un primo risiko di liste ed emerge come non sia scontato per alcuni l'elezione in un centrosinistra trainato da 8-9 liste. E così in molti, in questi giorni, hanno chiesto udienza al sindaco Gaetano Manfredi, il regista principale all'ombra del Vesuvio della corsa di Roberto Fico, per capire come riposizionarsi. Compreso esponenti dem che non ne vogliono sapere di ritrovarsi sotto un segretario regionale dal nome di Piero De Luca. 

IL NODO 

Al momento il centrosinistra viaggia su 8 liste. Non di più per evitare, come accaduto 5 anni fa, che le civiche cannibalizzino quelle dei partiti. E, quindi, nell'ordine saranno quelle del Pd, M5s, socialisti, Noi di centro, Verdi-sinistra, la deluchiana "A testa alta" e le due novità di queste elezioni: la lista "Fico presidente" e quella promossa da Italia Viva che dovrebbe chiamarsi Riformisti per Fico o per la Campania. E qui serve aprire un focus. Sulla prima lista in queste settimane diversi esponenti politici stanno esercitando un discreto pressing per essere candidati. Ma c'è un confine perentorio: qui non ci saranno né uscenti, né politici ma solo esponenti della società civile che si stanno sondando in queste ore. Sulla lista riformista promossa da Renzi e su cui si da molto da fare il sindaco Manfredi, invece, si concentrano ugualmente garbate pressioni: sono quelle dei delusi del Pd, specie di area salernitana, convinti che con un De Luca jr segretario regionale si riducono enormemente gli spazi di manovra per la minoranza. «Il Pd non è credibile se fa un congresso regionale dopo inutili anni di attesa e non lo è ancora di più se qualcuno pensa di inventarsi una minoranza last minute per salvare la coscienza alla segreteria nazionale», premette l'ex deputato dem Simone Valiante che aggiunge: «Il centrosinistra ha, tuttavia, più opzioni e nuove leadership, come quella di Gaetano Manfredi, attorno alla quale anche da Salerno si può costruire una nuova prospettiva politica». E proprio Valiante, sindaco di Cuccaro Vetere in Cilento e ultimamente in rotta con il governatore De Luca, conferma: «Ho sentito il sindaco di Napoli per fargli sapere che sono pronto per dare una mano ad un progetto riformista. E come siamo in molti». E sempre a Manfredi si sono rivolte nelle scorse ore alcuni consiglieri deluchiani uscenti che si sono fatti due calcoli. Alla fine il governatore dovrebbe mettere in campo, non due, ma una sola lista: poco per garantire tutti. Nel collegio di Napoli, ad esempio, sono in pole per un seggio in consiglio regionale l'assessora Lucia Fortini, Carmine Mocerino e Tommaso Casillo (che però dovrebbe candidare la figlia per evitare di mollare la presidenza della Soresa). Da qui, guardano in prospettiva, i napoletani uscenti hanno chiesto conforto al sindaco per avere una mano e trovare ospitalità nella lista riformista o altrove pur di riuscire ad avere più chance. Stessa cosa, pare, anche per un esponente di Azione, frenato ora dalla scelta del suo leader Carlo Calenda di correre con il centrodestra.

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