sabato 6 settembre 2025

Castellammare. Gemellaggio con Gaza il Pd si spacca ancora

Il presidente del consiglio comunale: i temi si discutono, non si impongono 

IL CASO 

di Fiorangela d'Amora - Il Mattino

Castellammare di Stabia - Solidarietà per Gaza, lite nel Pd. Le intenzioni del partito di maggioranza del consiglio comunale del sindaco Luigi Vicinanza erano probabilmente le migliori, partendo dalla sensibilizzazione della città su quanto sta accadendo a Gaza. Una richiesta firmata da sei consiglieri di maggioranza, tra cui il capogruppo del Pd Giovanni Tuberosa e l'europarlamentare Sandro Ruotolo. «Chiediamo ufficialmente al consiglio comunale, al sindaco e alla giunta, che la città di Castellammare di Stabia avvii un percorso di gemellaggio con Gaza» si legge nella nota diffusa dove però mancano i nomi degli altri due democrat, la consigliera Giusy Amato e Roberto Elefante, presidente del consiglio. «Non siamo stati ritenuti capaci interlocutori a differenza di altri - sbotta Elefante - forse l'essere dotati di pensiero critico ci rende meno idonei al confronto. La pulizia etnica che sta subendo il popolo di Gaza è troppo importante per essere strumentalizzata». 

IL CAMBIO DI ROTTA

Insomma il gruppo democrat in consiglio non può dirsi tale, un aspetto che in verità è ben chiaro ormai da mesi con il cambio di rotta, apertamente critico e in controtendenza, di Ruotolo e Tuberosa nei confronti dell'amministrazione. Dal voto inquinato, alle possibili infiltrazioni della camorra, la discussione del piano urbanistico, piano spiagge e Terme. I temi posti pubblicamente dall'europarlamentare in questi mesi e mai condivisi dagli altri due consiglieri del Pd, rimarcano come il circolo stabiese, sia stato in passato e sia tuttora diviso al suo interno da correnti opposte. «In un partito davvero democratico e plurale - incalzano Amato ed Elefante - i temi si discutono, non si impongono. Non si evita il tavolo della discussione, in modo particolare per chi della comunicazione ne ha fatto una missione (chiaro il riferimento al giornalista ed eurodeputato Ruotolo), con fughe in avanti, cercando sponde in altri lidi politici. Nel corso di questa consiliatura troppe sono state le fughe e ancor di più le sponde volute». Insomma parte del Pd non ha firmato il documento «perché doveva restare così senza valutare modifiche o aggiunte», un atteggiamento che non è piaciuto e che ha rappresentato la scintilla per far esplodere il caso. «Siamo qui pronti a confrontarci - afferma il presidente del consiglio comunale - e non saranno atteggiamenti dispotici a farci cambiare passo». 

L'APPOGGIO ESTERNO 

Le firme in calce alla nota testimoniano difatti come sia divisa anche la stessa maggioranza che ha al suo interno altri consiglieri che hanno già annunciato un appoggio esterno: è il caso di Maurizio Apuzzo di Base Popolare che più volte ha condiviso temi di discussione posposti da Ruotolo e Tuberosa. «Non ci sono risposte da dare» replica l'europarlamentare che non vuole accendere la polemica interna al partito. Gli altri firmatari della nota incriminata sono: Alessandro Langellotti del Movimento Cinque Stelle, Rachele Iovino di Futuro Democratico (senza gli altri due consiglieri della stessa civica Nella Cuomo e Teresa D'Angelo), Luigi Fiorenza della lista di Vicinanza e Apuzzo rappresentante in consiglio del gruppo dell'ex sindaco Salvatore Vozza. «Se la proposta giungerà all'attenzione del consiglio comunale la sosterremo pienamente» conclude Elefante che di fatto ha deciso di lavare i panni sporchi in pubblico.

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