Vico Equense - Il divieto di bruciare sterpaglie, ramaglie e vegetazione secca in genere, rimane spesso inascoltato. E noi tutti concediamo attenuanti a tutti i trasgressori, accampando scuse sulla tradizione millenaria e la fatica dei contadini. Una pratica antica, presente anche nel nostro territorio, per ripulire in modo “fai da te” i giardini delle proprie abitazioni. Non si tratta di una condotta del tutto esemplare se si considera il rischio di causare incendi, oltre al fatto che si finisce letteralmente per “affumicare” le abitazioni circostanti, causando non solo un notevole fastidio ma anche un danno rilevante alla salute degli propri vicini. Un comportamento che, secondo gli studi degli esperti, rappresenta una delle cause principali dell'innalzamento dei livelli delle polveri sottili nell'aria. Che peggiora ulteriormente se sul rogo finiscono materiali plastici o altri rifiuti. “Al fine di contrastare questa abitudine – spiega l’Assessore Vincenzo Cioffi -, di concerto con la Polizia Locale abbiamo allo studio misure per prevenire tali fenomeni. Con l’ausilio delle moderne tecnologie, come i droni, abbiamo già individuato alcuni trasgressori, che saranno sanzionati. A breve riceveranno i verbali. Il Comune dispone di un tritarami, e chi è interessato può richiederlo, così evita di accendere fuochi” conclude l’Assessore Vincenzo Cioffi.

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