sabato 1 marzo 2008
La coscienza di Antonio
Decida che cosa fare affidandosi alla sua coscienza: aveva affermato Walter Veltroni, durante un comizio. E la coscienza del Governatore si è espressa, dicendo di non mollare. Antonio Bassolino dopo il rinvio a giudizio per il processo sui rifiuti ribadisce di sentire ''il dovere di dare il mio contributo a De Gennaro'' e ancora ''di portare avanti le azioni di governo per combattere e stare in campo''. ''Non è il momento di disertare abbandonando Napoli e la Campania - annuncia il governatore – emergerà la verità sia sul fronte giudiziario che su quello politico''. Si sgombra così il campo dall’ipotesi di dimissioni che per tutto sabato aveva mobilitato buona parte del mondo politico. Il neo assessore campano al Turismo, Claudio Velardi, invece attacca la magistratura. Per Velardi, «Sono del tutto evidenti gli elementi politici dell'inchiesta: come spesso accade ed è accaduto in Italia, la magistratura esce dal suo ruolo istituzionale e diventa giustiziera. Insomma, si arroga il diritto di fare politica». Difende Bassolino anche Emanuele Macaluso, storico politico partenopeo, il quale in una intervista a Il Mattino dice: «Conosco Bassolino da anni, l'ho criticato e lo critico. Detto questo, dal punto di vista della moralità lo ritengo una persona assolutamente insospettabile. Altra storia sono le responsabilità politiche, che invece ci sono e come. E sulle quali si giocherà la campagna elettorale».
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