domenica 20 gennaio 2013
«Esami più profondi coi nuovi strumenti»
Vico Equense - Analisi sul Dna di Angela Celentano, ieri mattina, nella sede dei Ris di Roma. Al vaglio degli esperti ci sono
gli abiti e i giocattoli della piccola scomparsa sedici anni fa dal Monte Faito. Esami più approfonditi per avvalersi di nuove strumentazioni più moderne rispetto a quelle di sedici anni fa. È così che
il legale della famiglia Celentano, l’avvocato Luigi
Ferrandino, ha spiegato le analisi sul dna degli indumenti e dei giocattoli di Angela Celentano. Al
momento non ci sono notizie in merito ad un ipotizzabile raffronto con
il dna di un’altra persona: le ricerche nell’ambito della pista «messicana» volgono al termine senza risultati. Celeste Ruiz,
la ragazza messicana che per mesi ha scambiato messaggi via mail con
l’altra figlia dei Celentano asserendo di essere lei la bimba scomparsa sedici anni fa dal Faito, non è stata ancora trovata dall’Interpol. Grazie ad
un sito civetta gli investigatori sono riusciti a scoprire la località da cui Celeste Ruiz chattava con
Rosanna, l’altra figlia di Catello e Maria Celentano. Ma a Cancun dopo un mese di ricerche non si
è arrivati a nessun risultato concreto, sembra non
sia stata trovata traccia della sedicente Angela.
Intanto la prossima settimana, il 22 gennaio, ci sarà un nuovo summit tra i magistrati e la famiglia
Celentano in Procura, a Torre Annunziata. «Chiederò conto anche della cosiddetta “pista spagnola” - spiega Ferrandino - cioè di alcune mail che, due anni fa, sarebbero arrivate oltre che dal Messico anche dalla Spagna». Infatti negli ultimi mesi di corrispondenza tra Rossana Celentano e Celeste Ruiz è cambiato qualcosa rispetto all’inizio delle conversazioni: i messaggi non
provenivano più dal Messico ma dalla nazione spagnola, forse dall’Andalusia. (Fonte: Raffaele Cava da il Giornale di Napoli)
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