Così viaggiare diventa un’odissea
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Se ne sentono di tutti i colori da mesi, eppure la soluzione non si trova anche perché spesso, quando si parla di viabilità, i comuni preferiscono litigare o indugiare. Dal senso unico da istituire il lungo il corso Italia in direzione Napoli fino alla terza corsia a Seiano. Senza dimenticare delle targhe alterne o alla realizzazione di aree di sosta per i pullman a Punta Scutolo. Fatta la somma, ecco il totale: non c'è alcun accordo, il piano traffico intercomunale rimane un'autentica chimera e la penisola Sorrentina resta nella morsa delle lamiere e dello smog. Tra le più originali, l'opzione della nuova corsia a Seiano appare quella di recente più discussa durante gli incontri tra amministratori e Anas. Secondo il sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore, ci sono tutte le possibilità di allestire una mini carreggiata ricavata dalla rimozione di alcuni tratti di marciapiede situati a ridosso della galleria Santa Maria di Pozzano. E’ previsto che il marciapiede situato tra la traversa di via Mirto e la salita della stazione della Circumvesuviana e la fermata del trasporto pubblico di via Murrano. Tutto necessariamente legato alla riapertura del viadotto di Seiano e all' ok al transito in galleria per i mezzi pesanti vuoti.
Anche il viadotto di Seiano - la strada di cantiere realizzata per il depuratore consortile di Punta Gradelle - potrebbe essere aperto così da ambire a un migliore deflusso dei veicoli in entrata e in uscita. L'idea di aprire i cantieri lungo la statale sorrentina per istituire una nuova corsia a Seiano, secondo le indiscrezioni, sarà comunque studiata entro l'inizio del 2018. Qualora si decidesse di intervenire, l'obiettivo è poter fornire il nuovo assetto viario a pendolari, turisti e residenti in tempo per la prossima estate. Senza dimenticare che va chiarito comunque il destino del viadotto. Buonocore, a dispetto del suo predecessore Gennaro Cinque (attualmente assessore ai lavori pubblici), non intende aprirlo al traffico perché servono necessariamente dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza. “Non è possibile renderlo subito carrabile, non mi assumo questa responsabilità”, rispose laconico quest'estate a chi gli chiedeva lumi sulla riapertura della stradina di cantiere.
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