Il decreto Aiuti è trasformato in legge dal Senato, ma la fiducia al governo passa senza il voto dei Cinque Stelle. Tutti i senatori del Movimento hanno disertato l'Aula durante lo scrutinio. Alla fine, i sì sono stati 172, 11 più della maggioranza assoluta. Ma lo strappo con l'esecutivo si è consumato e, un minuto dopo, il presidente del Consiglio Mario Draghi è salito al Quirinale per dimettersi. I prossimi passaggi della crisi sono ora nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si apre una crisi d'estate di cui è difficile prevedere la conclusione. Il casus belli c’è lo spiega l’Onorevole
Carmen Di Lauro (foto). “Vorrei ricordare ai politologi e agli statisti - spiega la Di Lauro - che in queste ore parlano e sparlano di irresponsabilità, incapacità, incoscienza, che questo decreto contiene una norma che dà il via libera a Gualtieri, Sindaco di Roma, per costruire un inceneritore nella capitale. E indoviniamo qual è una delle battaglie storiche del Movimento? Toh, proprio impedire la costruzione di nuovi inceneritori, sistemi inutili e dannosi per l’ambiente e la salute.
Se i nostri colleghi ci tenevano così tanto al voto odierno da parte del Movimento, bastava non inserire quella norma nel decreto, no?
Bastava approvare l’emendamento presentato in commissione, no?
Avete tirato dritto calpestando una delle nostre battaglie storiche, siete stati sordi alle nostre richieste. E ora avete anche il coraggio di chiamarci “irresponsabili”?
Irresponsabile è il Governo quando devasta una misura eccezionale come quella dell’ecobonus, quando non ha mai davvero voluto il salario minimo, quando un giorno sì e l’altro pure si attacca il reddito di cittadinanza.
E la lista potrebbe essere ancora molto lunga.
Fatevi un esame di coscienza e lasciate in pace il Movimento che oggi non sta che facendo qualcosa di doveroso: rispettare la propria dignità e quella dei suoi elettori.
L’appunto è uno soltanto: avrebbe dovuto farlo molto prima" conclude l'Onorevole Carmen Di Lauro.
Nessun commento:
Posta un commento